Minsk (Bielorussia), 12 feb. (LaPresse/Reuters) – Accordo raggiunto a Minsk sulla crisi ucraina: un risultato arrivato dopo un negoziato estenuante, fatto di oltre 16 ore di colloqui. Il cessate il fuoco scatterà sabato sera a mezzanotte, le 23 in Italia, ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin. Poco dopo lo ha confermato anche il presidente ucraino Petro Poroshenko.

CESSATE IL FUOCO SENZA CONDIZIONI. “La cosa principale che è stata ottenuta – ha spiegato il leader ucraino – è che nella notte fra sabato e domenica dovrebbe essere dichiarato un cessate il fuoco generale senza alcun tipo di condizione”.

HOLLANDE: “UN ACCORDO GLOBALE”. “Abbiamo raggiunto un accordo globale – ha detto il presidente francese Francois Hollande – sul cessate il fuoco e un accordo politico globale sulla crisi in Ucraina”.

MERKEL: “ANCORA MOLTO LAVORO DA FARE”. “Non ci facciamo illusioni, c’è ancora molto molto lavoro da fare”, ha detto la cancelliera Angela Merkel. La leader tedesca ha sottolineato che “Poroshenko ha fatto tutto quello che poteva per mettere fine allo spargimento di sangue”. “Adesso – ha aggiunto – abbiamo un barlume di speranza”.

“PUTIN HA FATTO PRESSIONI SUI SEPARATISTI”. “Verso la fine” dei colloqui, ha fatto sapere, “il presidente Putin ha fatto pressioni sui separatisti affinché accettassero un cessate il fuoco da domenica, a partire dalla mezzanotte di sabato”.

OLTRE 16 ORE DI COLLOQUI. I colloqui sono durati oltre 16 ore. In un primo momento le agenzie di stampa russe avevano riferito che si erano conclusi dopo 13 ore, ma tutte le parti erano ancora invece sedute al tavolo delle trattative. Poroshenko, nella notte aveva definito “inaccettabili” le condizioni poste dalla Russia.

SCAMBIO PRIGIONIERI TRA ENTRO 19 GIORNI. L’intesa prevede il rilascio di tutti i prigionieri nell’est dell’Ucraina nei prossimi 19 giorni.

RITIRO DELL’ARTIGLIERIA PESANTE. L’accordo prevede anche il ritiro dell’artiglieria pesante. Putin insiste però sul fatto che l’Ucraina dovrebbe adottare riforme costituzionali per rispettare i diritti degli abitanti delle regioni orientali del Paese.

LA ZONA DI SICUREZZA. Nell’accordo ci sarebbe la creazione di una zona di sicurezza.

INTESA IN 13 PUNTI. In documento circolato stamane alle 5.30 sono elencati 13 punti dell’accordo, tra cui la richiesta che Kiev assuma il pieno controllo del suo confine con la Russia entro la fine del 2015. L’accordo prevederebbe inoltre il ritiro e il disarmo di truppe straniere e di tutti i “gruppi illegali” presenti nell’est dell’Ucraina. Entro la fine dell’anno, si legge inoltre nella bozza, Kiev dovrebbero adottare delle riforme costituzionali. Ma i leader dei separatisti filorussi avrebbero rifiutato queste condizioni, almeno secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Tass, chiedendo che le truppe dell’esercito ucraino si ritirino dalla città orientale di Debaltsevo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata