Tokyo (Giappone), 29 gen. (LaPresse/Reuters) – “Temo che possa essere l’ultima possibilità per mio marito e sappiamo che abbiamo solo poche ore ancora per garantire il suo rilascio e la vita di Muathal-Kasaesbeh (pilota dell’aeronautica giordana, ndr)”. È questo il disperato appello della moglie del giornalista nipponico Kenji Goto, nelle mani dei militanti dello Stato islamico che in cambio della sua vita e di quella del pilota hanno chiesto la liberazione della terrorista irachena Sajida al-Rishawi. “Prego i governi della Giordania e del Giappone – prosegue la donna, di nome Rinko – di capire che i destini di entrambi gli uomini sono nelle loro mani”.
Il marito della donna è comparso in un video dell’Isis lo scorso 20 gennaio, al fianco di un altro prigioniero giapponese, Haruna Yukawa, che, come testimonia un video diffuso sabato, sembra sia stato decapitato. Oggi in un messaggio audio il giornalista giapponese riporta il nuovo ultimatum dei militanti, secondo cui il pilota giordano verrà ucciso se al-Rishawi non sarà liberata entro il tramonto di oggi.
La moglie del giornalista spiega di aver lavorato “senza sosta dietro le quinte” per ottenere il rilascio di Goto, catturato il 26 ottobre. “Finora – spiega la donna – non ho parlato pubblicamente perché ho provato a proteggere i miei figli e la mia famiglia dall’attenzione dei media”. “Mio marito ed io – aggiunge – abbiamo due bambine molto piccole. La minore aveva solo tre settimane quando Kenji è partito. Spero che la più grande, che ha due anni, riesca a vedere ancora suo padre”.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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