Parigi (Francia), 11 gen. (LaPresse) – Una folla oceanica ha marciato a Parigi per il grande corteo contro il terrorismo.

IL VIA DA PLACE DE LA REPUBLIQUE. Circa un milione di persone si è radunato nelle strade della capitale, dopo che ieri oltre 700mila francesi hanno popolato le strade di molte città, con marce silenziose a ricordo delle vittime e a favore della libertà di stampa ed espressione. A Tolosa erano almeno 80mila, a Pau 40mila. Quindi Nizza, Orleans, Nantes, Lille, Besançon, Marsiglia e molte altre località. La marcia è partita alle 15.30 a poche centinaia di metri da Place de la République on in testa i familiari delle vittime e i superstiti della redazione di Charlie Hebdo. Poco più indietro i leader mondiali, stretti a braccetto l’uno con l’altro. Il corteo si è dipanato per boulevard Voltaire, avenue de la République e avenue Philippe Auguste. Mobilitati duemila poliziotti e 1.350 militari per garantire la sicurezza.

IN MARCIA ANCHE NETANYAHU E ABBAS. Oltre alla grandissima partecipazione della cittadinanza, sono scesi in piazza anche i leader internazionali. Presenti tra gli altri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro britannico David Cameron, quello spagnolo Mariano Rajoy, il presidente ucraino Petro Poroshenko, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Ma anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyhau, con il suo ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e quello dell’Economia Naftali Bennett, che hanno camminato a pochi passi dal presidente palestinese Mahmoud Abbas. E poi ancora il re Abd Allah II di Giordania, con la moglie Rania, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

INCONTRI ALL’ELISEO E SULLA SICUREZZA. La marcia è stata preceduta da una serie di incontri. In mattinata, il presidente François Hollande ha visto all’Eliseo la comunità ebraica, il suo predecessore Nicolas Sarkozy e gli ex primi ministri. Alle 13 ha accolto i capi di Stato e di governo stranieri. Il ministero dell’Interno ha invece ospitato una riunione internazionale sulla lotta al terrorismo, a cui hanno preso parte rappresentanti di diversi Paesi, tra cui Usa e Canada, e della Commissione europea, tra cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano.

LE PEN: MANIFESTAZIONE SETTARIA. Non mancano però le polemiche, vista la diserzione annunciata del Front National. Ieri, sul suo sito, l’ex leader del partito di estrema destra Jean-Marie Le Pen aveva lanciato una provocazione affermando: “Je ne suis pas Charlie”, ossia “Io non sono Charlie”. E la figlia Marine, attuale numero uno del Front, ha annunciato che oggi non sarebbe stata a Parigi ma a Beaucaire, nel sud della Francia, per una manifestazione separata. “Marceremo a fianco del popolo francese, con il popolo francese, unico e indivisibile, in tutti i luoghi, meno che al corteo parigino”, ha annunciato, definendo la manifestazione di Parigi “settaria” e “sequestrata dai partiti”.

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