Washington (Usa), 18 dic. (LaPresse/AP) – Svolta nei rapporti fra Stati Uniti e Cuba. I due Paesi si sono accordati per avviare colloqui per la ripresa delle relazioni diplomatiche. L’intesa, fanno sapere da Washington, è giunta dopo oltre un anno di colloqui segreti ieri fra rappresentanti delle due parti, che si sono svolti in Canada e in Vaticano. Inoltre c’è stato l’impegno diretto di papa Francesco, che quest’estate ha inviato una lettera al presidente Usa Barack Obama e una al presidente cubano Raul Castro chiedendo loro di riavviare le relazioni. “L’isolamento non ha funzionato” e gli Stati Uniti porranno fine al loro “approccio obsoleto” cominciando a “normalizzare le relazioni”, ha annunciato Obama in un discorso tenuto alla Casa Bianca.
Rientra in questo accordo per la ripresa dei rapporti il rilascio del contractor Usa Alan Gross, che era detenuto a Cuba dal 2009: l’uomo è rientrato a Washington e ha incontrato il segretario di Stato americano John Kerry. È stato rilasciato in cambio della liberazione degli ultimi tre cubani del gruppo dei ‘Los Cinco’ che erano detenuti negli Stati Uniti. Inoltre, insieme a Gross, Cuba ha rilasciato una spia Usa, ma di origini non statunitensi, che era detenuta da circa 20 anni.
Con questo cambio di passo epocale fra i due storici nemici verranno introdotte una serie di novità. Innanzitutto riprenderanno i colloqui fra rappresentanti di Cuba e Usa per una normalizzazione dei rapporti e si andrà verso la riapertura dell’ambasciata degli Stati Uniti all’Avana. Inoltre gli Stati Uniti allenteranno i divieti di viaggio imposti a Cuba per le visite familiari, per le visite di uomini di governo e di affari e per le attività legate all’istruzione, mentre resteranno in vigore i divieti turistici. Cambiano anche le regole sull’importazione di sigari e sulle rimesse che sarà possibile inviare dagli Usa ai cubani.
Non viene invece rimosso l’embargo Usa imposto a Cuba: Obama non ha l’autorità per eliminarlo dal momento che solo il Congresso può farlo, ma lui sarebbe favorevole e ha annunciato che a questo proposito intende avere un dialogo “onesto e serio” con i parlamentari.
Dopo che Raul Castro era diventato presidente di Cuba nel 2008, succedendo al fratello Fidel, Obama aveva adottato alcuni passi per allentare le restrizioni imposte contro l’isola. Il presidente americano aveva cercato di facilitare la situazione dei cittadini statunitensi che hanno familiari a Cuba, ma aveva respinto gli appelli per l’eliminazione dell’embargo.
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