Indianapolis (Indiana, Usa), 17 nov. (LaPresse/AP) – Peter Kassig, il cooperante statunitense la cui decapitazione per mano del gruppo Stato islamico (ex Isil) è stata annunciata ieri dai militanti, “ha perso la vita a causa del proprio amore per il popolo siriano e del suo desiderio di alleviarne le sofferenze”. È quanto affermano i genitori del cooperante, Ed e Paula Kassig, in un comunicato emesso da Indianapolis, dove domenica si è tenuta una veglia funebre in ricordo dell’ex soldato 26enne, a cui la coppia ha partecipato. I Kassig nel comunicato affermano inoltre di essere “sconvolti” dall’uccisione del figlio, ma aggiungono di essere anche “incredibilmente fieri” del lavoro umanitario che ha svolto.
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