Brisbane (Australia), 15 nov. (LaPresse/AP) – Per quanto riguarda l’atteggiamento della Russia nella crisi Ucraina, “continueremo a usare tutti gli strumenti diplomatici a nostra disposizione, incluse le sanzioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, a Brisbane, in Australia, dove si trova per il summit del G20 che prende il via oggi. “I ministri degli Esteri dell’Ue – ha aggiunto – si occuperanno della situazione lunedì e discuteranno dei possibili passi” da intraprendere. Quindi ha affermato: “Abbiamo bisogno di evitare un ritorno a un conflitto su larga scala”.

Van Rompuy ha poi chiesto a entrambe le parti di rispettare l’accordo di cessate il fuoco siglato a Minsk a settembre e ha sottolineato che Mosca dovrebbe utilizzare la propria influenza sui ribelli per garantire il rispetto del patto, fermare l’afflusso di armi e truppe sul territorio e ritirare i soldati russi dall’Ucraina. A Brisbane è presente anche il presidente russo Vladimir Putin, arrivato ieri sera. Sulla possibilità che l’Ue aumenti le sanzioni contro Mosca, il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato: “La Russia ha ancora l’opportunità di adempiere gli accordi di Minsk e scegliere la strada della distensione, che potrebbe permettere una riduzione delle sanzioni. Se non lo farà, tuttavia, siamo pronti a considerare un’azione aggiuntiva”.

Sulla stessa linea gli Stati Uniti. Il segretario di Stato John Kerry ha espresso “grave preoccupazione” per l’incremento del sostegno russo ai separatisti. Nel corso di un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha chiesto il rispetto dell’accordo di Minsk, ossia il cessate il fuoco, il controllo dei confini, il rilascio di tutti gli ostaggi e un ritorno al dialogo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata