Brisbane (Australia), 14 nov. (LaPresse/AP) – Le quattro navi da guerra russe dispiegate nei giorni scorsi in acque internazionali al largo delle coste nordorientali dell’Australia sono lì perché la marina militare russa nel Pacifico sta testando il proprio raggio d’azione. Lo ha fatto sapere l’ambasciata della Russia a Canberra, aggiungendo al tempo stesso che le navi potrebbero anche essere usate per garantire la sicurezza del presidente Vladimir Putin, che arriverà oggi a Brisbane, nell’est dell’Australia, per il summit del G20. L’Australia ha successivamente inviato tre navi da guerra nel mar dei Coralli per monitorare le imbarcazioni russe. “La Russia – ha affermato intanto il primo ministro australiano Tony Abbott – è molto più assertiva ora di quanto non lo fosse per molto tempo.

Curiosamente, l’economia della Russia è in declino anche se il suo comportamento assertivo si sta rafforzando”. Abbott ha incontrato Putin all’inizio della settimana a Pechino, in occasione del summit dell’Apec. “Una delle cose che ho cercato di spiegare al presidente Putin – ha riferito – è che la Russia sarebbe molto più attraente se aspirasse a diventare una superpotenza per la pace, la libertà e la prosperità invece di cercare di ricreare le glorie passate dello zarismo o della vecchia Unione Sovietica”. Il mese scorso Abbott aveva fatto scalpore affermando che avrebbe affrontato Putin fisicamente per chiedere a Mosca più cooperazione nelle indagini sul volo MH17 di Malaysia Airlines abbattutto a luglio scorso nell’est dell’Ucraina, ma successivamente ha abbassato i toni, promettendo “discussioni solide” a margine del summit del G20.

Il premier britannico David Cameron, che oggi ha tenuto colloqui con Abbott a Canberra, ha intanto minacciato che le sanzioni occidentali contro la Russia potrebbero aumentare se Mosca continuerà ad alimentare la ribellione nell’Ucraina orientale. La cancelliera tedesca Angela Merkel, in visita in Nuova Zelanda prima del vertice del G20, ha invece minimizzato la questione delle navi russe al largo dell’Australia. “Credo – ha affermato – che sia molto più grave che ci siano violazioni dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

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