Kiev (Ucraina), 26 ott. (LaPresse/AP) – Urne aperte in Ucraina per le elezioni volte a rinnovare il Parlamento dopo la caduta del presidente Viktor Yanukovych e il lungo periodo di transizione minato dal conflitto nell’est del Paese. Al voto si sono registrate circa 36 milioni di persone. Non si voterà nelle aree controllate dai ribelli filorussi nell’est, così come in Crimea. Favorito il partito del presidente Petro Poroshenko, anche se non è certo di riuscire a ottenere una maggioranza in grado di fare a meno di alleanze. Le urne chiuderanno alle 20 ora locale, le 19 in Italia.

L’organizzazione non governativa Opora stima che circa 2,8 milioni di persone nelle regioni di Donetsk e Lugansk non potranno recarsi alle urne. Tamara Shupa, pensionata di 62 anni, spera che i prossimi governanti mettano fine alla guerra. “Siamo molto stanchi del conflitto, per portare avanti il cambiamento abbiamo bisogno di pace”, spiega. Il voto di oggi segna la chiusura di un capitolo rispetto all’era Yanukovych, l’ex presidente deposto a febbraio dopo mesi di proteste che hanno provocato decine di morti e hanno portato tensioni anche nei rapporti tra Unione europea e Russia. Andrei Voitenko, insegnante 40enne che si è recato alle urne nella capitale Kiev, guarda al futuro verso l’Ue: “Gli ucraini hanno fatto una scelta europea. Ora abbiamo bisogno di un nuovo Parlamento per creare un futuro europeo. Abbiamo tracciato una riga sul nostro passato sovietico”.

Il conflitto nell’est del Paese, dove gran parte della popolazione sostiene Mosca, è già costato la vita a oltre tremila persone. Nonostante un accordo di cessate il fuoco, le tensioni continuano, soprattutto nell’area di Donetsk. “La Russia – sostiene Anton Rushailo, economista 30enne – non può interferire con l’Ucraina. Noi diventeremo parte dell’Europa. Prima o poi ci uniremo alla Nato e oggi stiamo prendendo un importante passo in quella direzione”.

Il Parlamento uscente era dominato dal Partito delle regioni di Yanukovych, che aveva la propria base elettorale nell’est russofono. Alcuni sostenitori della formazione dell’ex presidente potrebbero appoggiare il blocco di Opposizione, che comprende molti ex alleati di Yanukovych. Ma non è chiaro se questa formazione riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 5%. Igor Seleznev, economista 65enne ora pensionato, ha votato proprio per il blocco di Opposizione. “Per ora – spiega – vedo solo cambiamenti in peggio. Lo standard di vita sta peggiorando, siamo in guerra con la Russia e stiamo vivendo un caos economico”.

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