Hong Kong, 14 ott. (LaPresse/AP) – Per il secondo giorno consecutivo, la polizia di Hong Kong ha divelto le barricate realizzate dai manifestanti pro democrazia. Decine di poliziotti hanno usato seghe elettriche e cesoie per smantellare le barriere di bambù e altri materiali che i manifestanti avevano erette durante la notte nella zona dell’Admiralty, dove ieri uomini mascherati hanno fatto irruzione e hanno caricato i dimostranti. Agenti hanno utilizzato mazze per rompere il calcestruzzo utilizzato dai manifestanti per cercare di fissare le barriere alla strada. Hanno anche smantellato le barriere improvvisate di compensato, i bidoni della spazzatura, i pallet di legno e altri oggetti che bloccano la strada, che corre parallela alla strada principale, divenuta campo principale dei manifestanti. Prima dell’alba, quando il numero di manifesanti è minore, un contestatore ha rimosso le barricate di metallo da un altro campo di protesta su una strada nella vicina zona commerciale di Causeway Bay per liberare una corsia per il traffico.

La strategia sembra essere parte dei tentativi delle autorità di liberare a poco a poco le tre zone principali della protesta, che da due settimane ha bloccato il traffico e sollevato le ire di residenti e aziende locali. Riducendo gradualmente le zone di protesta dalle periferie e agendo durante le ore più tranquille del mattino, la polizia sembra voler evitare il confronto diretto con i manifestanti con gas lacrimogeni e spray al peperoncino. Il governo ha fatto sapere che hanno intrapreso azioni “per garantire la sicurezza pubblica e mantenere l’ordine”.

In Cina, i media di stato hanno minimizzato la crisi in Hong Kong. Nel suo telegiornale di mezzogiorno, la televisione di stato CCTV ha trasmesso immagini di barricate in fase di smantellamento e interviste di strada con i residenti che sostenevano la riapertura delle strade, lamentando la perdita di affari e accusando gli studenti di essere ingenui e privi di esperienza di vita.

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