El Alto (Bolivia), 12 ott. (LaPresse/AP) – Si tengono oggi le elezioni in Bolivia, con grande favorito il presidente Evo Morales, lanciato verso il terzo mandato consecutivo. I seggi aprono alle 8 ora locale (le 14 in Italia), e si chiudono alle 16 (le 22 in Italia). I risultati sono attesi quattro ore dopo la chiusura delle urne. Il primo capo di Stato indigeno del Paese sudamericano è molto amato, tanto che stadi, mercati, scuole e imprese statali sono stati ribattezzati con il suo nome. Da quanto è salito al potere, nel 2006, il boom dei prezzi delle materie prime ha aumentato di nove volte i proventi delle esportazioni nazionali e la Bolivia ha accumulato 15,5 miliardi di dollari di riserve internazionali. La crescita economica è arrivata in media al 5% annuo, al di sopra del resto della regione.

Morales, 55 anni, ex cocalero dirigente sindacale, ha utilizzato questi proventi per creare sussidi per i bambini in età scolare e pensionati. Mezzo milione di persone è uscito dalla povertà. Tra i progetti statali portati avanti, un satellite per le comunicazioni, un impianto di fertilizzanti e un nuovo sistema di funivia a La Paz. La sua ultima promessa è stata illuminare La Paz con l’energia nucleare. Secondo l’ultimo sondaggio il presidente uscente è di 40 punti percentuali avanti rispetto al più vicino dei quattro sfidanti, il magnate Samuel Doria Medina, ed è dato vincitore in tutti i nove Stati della Bolivia, compreso quello di Santa Cruz.

Gli analisti si dicono convinti che Morales punti a fare ancora meglio delle precedenti elezioni (nel 2009 ottenne il 64% dei voti) e mantenere il controllo di due terzi dell’Assemblea e del Senato nazionali (in palio ci sono i 36 seggi del Senato e i 130 dell’Assemblea). Questo gli permetterebbe di cambiare la Costituzione e togliere ogni limite al numero di mandati presidenziali. Morales in realtà non ha mai detto esplicitamente di volersi candidare ancora in futuro, ma ha garantito che “rispetterà la Costituzione”.

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