Yaoundé (Camerun), 11 ott. (LaPresse/AP) – Il governo del Camerun ha annunciato che 27 ostaggi che si presume siano stati rapiti da Boko Haram sono stati liberati. Tra loro anche 10 operai cinesi e Francoise Agnes Moukouri, moglie del vice primo ministro Amadou Ali. Gli ostaggi sono stati rilasciati nelle prime ore di sabato e “sono sani e salvi”, secondo un comunicato dell’ufficio del presidente Paul Biya riportato dalla radio statale. I lavoratori cinesi erano stati sequestrati lo scorso maggio dalla loro base a Waza, nella regione dell’Estremo nord. Francoise Agnes Moukouri faceva invece parte del gruppo di 17 persone rapite a luglio nel corso di un attacco contro la sua residenza nella città di confine di Kolofata.
Secondo le autorità circa 200 combattenti assaltarono l’abitazione, anche se il vicepremier non era presente. Quando i militanti si sono ritirati con i loro ostaggi hanno dato fuoco alla residenza, rubato casseforti e veicoli e ucciso almeno cinque persone, secondo quanto ha riferito all’epoca un portavoce militare. Anche un leader religioso locale sequestrato nel corso dell’attacco di luglio è stato liberato, secondo il governo del Camerun.
Boko Haram non ha mai reclamato la responsabilità dei rapimenti, tuttavia gli episodi hanno fatto temere che gli insorti basati in Nigeria stessero espandendo le loro operazioni in Camerun, mentre il governo diventava sempre più coinvolto nei tentativi regionali di contenerli. Il Camerun ha fatto sapere che non paga riscatti nei casi di rapimento e il breve comunicato non ha fornito dettagli sulle condizioni del rilascio degli ostaggi. Il portavoce dell’esecutivo Issa Tchiroma Bakary ha spiegato di non poter aggiungere particoli. Ieri aveva detto di non essere a conoscenza di negoziati in corso.
Mercoledì scorso tuttavia testimoni hanno riferito che Ferdinand Ngoh Ngoh, segretario generale della presidenza del Camerun, era arrivato a Maroua, capitale della regione dell’Estremo nord, alimentando le ipotesi secondo le quali i negoziati stavano arrivando a una conclusione. A Ngoh Ngoh è stata attribuita la conclusione di accordi per il rilascio di altri ostaggi di alto profilo, incluso un prete francese rapito lo scorso novembre e liberato il mese successivo.
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