Nicosia (Cipro), 3 ott. (LaPresse/AP) – Altri due caccia della Royal Air Force saranno dispiegati nella base britannica Akrotiri a Cipro per partecipare ai raid aerei contro le posizioni dello Stato islamico in Iraq. Lo ha annunciato il premier britannico David Cameron durante una breve visita ad Akrotiri. Il numero dei caccia Tornado dispiegati a Cipro salirà così a otto. Gli aerei aggiuntivi, ha detto Cameron, aiuteranno a “mantenere il ritmo” degli attacchi contro il gruppo estremista e a “salvare vite in Iraq”. I jet britannici hanno distrutto alcuni obiettivi dello Stato islamico in Iraq da quando si sono uniti una settimana fa alla campagna contro i radicali islamici.

AUSTRALIA DA’ VIA LIBERA AD ATTACCHI SU IRAQ- L’Australia schiererà sei caccia F/A-18F Super Hornet per raid contro obiettivi dello Stato islamico (ex Isil) nel nord dell’Iraq, come parte della missione della coalizione guidata dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato il primo ministro Tony Abbott ai giornalisti, a cui ha riferito che il dispiegamento potrebbe “essere lungo. Certamente, di mesi, non di settimane”. L’ok è arrivato nella notte dal Ganibetto di sette ministri che compongono il Comitato di sicurezza nazionale, in seguito a una formale richiesta ricevuta dal governo iracheno. Il dispiegamento di forze dell’Australia include anche 200 militari di terra, che sosterranno le forze di sicurezza in Iraq, e 400 membri dell’aeronautica. Abbott ha sottolineato che i raid si limiteranno all’Iraq e ha escluso un utilizzo di truppe per combattimenti sul terreno.

La decisione era stata ampiamente anticipata, visto che i Super Hornets erano stati spostati negli Emirati Arabi Uniti oltre due settimane fa, in risposta a una richiesta formale degli Usa affinché l’Australia desse il proprio contributo alla coalizione internazionale. Il numero dei velivoli, spiega il governo, potrebbe essere presto aumentato a otto. “È un dispiegamento per combattimento, ma si tratta sostanzialmente di una missione umanitaria per proteggere il popolo iracheno e il popolo dell’Australia dalla furia omicida dell’Isil”, ha aggiunto il premier. Lo Stato islamico, ha proseguito, “deve essere sconfitto e fatto indietreggiare in patria e all’estero, quindi è nell’interesse nazionale che questa missione vada avanti. Se riusciremo a degradarlo al punto che non esisterà più, sarebbe ovviamente il risultato migliore possibile”. Tuttavia, ha concluso, “è molto difficile eliminare un’idea”.

Il capo dell’aeronautica militare Mark Binskin specifica che i raid aerei inizieranno “nei prossimi giorni”. Mercoledì due aerei australiani non armati, un E-7A Wedgetail usato per operazioni di sorveglianza e comunicazione e un KC-30A da rifornimento, si erano uniti alle operazioni in Iraq dalla base aerea di al-Minhad, fuori Dubai.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata