Il Cairo (Egitto), 12 ago. (LaPresse/AP) – Ci sono stati alcuni progressi nel secondo giorno di colloqui tra negoziatori palestinesi e israeliani al Cairo, mirati a raggiungere una tregua permanente nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito un membro della delegazione palestinese che partecipa ai negoziati, precisando che Israele ha offerto una serie di concessioni per migliorare le condizioni di vita degli 1,8 milioni di abitanti di Gaza. Tra queste, ha riportato l’ufficiale, un aumento del numero di camion che ogni giorno possono trasportare beni nella Striscia da Israele e la possibilità di pagamento da parte dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) di stipendi ai dipendenti pubblici assunti da Hamas.

Tra le offerte dello Stato ebraico, ha fatto sapere il funzionario, c’è anche la possibilità di quadruplicare fino a 19 chilometri la zona del mare in cui possono lavorare i pescherecci di Gaza. Israele chiede però che Hamas venga disarmato prima che si discuta della più importante richiesta del movimento islamico, quella di eliminare il blocco di Gaza, ha spiegato l’ufficiale. Hamas ha finora respinto l’ipotesi di disarmo. I funzionari palestinesi avevano indicato di essere pronti a estendere i colloqui se ci fossero stati dei progressi.

Intanto il sito di notizie israeliano Yne ha riportato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta discutendo con i ministri del suo governo di un possibile accordo con Hamas. Secondo il sito, l’accordo prevederebbe un allentamento del blocco di Gaza per permettere l’ingresso di materiali necessari per ricostruire il territorio palestinese sotto una stretta sorveglianza internazionale. Israele limita le forniture di beni come cemento e metallo a Gaza, affermando che Hamas possa usarli per scopi militari.

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