Gaza (Striscia di Gaza), 1 ago. (LaPresse) – E’ terminata, dopo poche ore, la tregua che doveva durare 3 giorni. Il governo israeliano ha accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco. “Ancora una volta, Hamas e le organizzazioni terroristiche a Gaza hanno palesemente infranto il cessate il fuoco per il quale si erano impegnate davanti al segretario di Stato americano e il segretario generale delle Nazioni Unite”, hanno fatto sapere dall’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L’esercito israeliano ha dichiarato che già poche ore dopo l’inizio della tregua decine di razzi lanciati da Gaza su Israele sono stati intercettati dal sistema antimissilistico Iron Dome. Per Israele quindi la tregua è finita. Lo scrive Haaretz, citando l’inviato dell’Onu nella zona Robert Serry. “Per quanto Israele sia interessato – scrive Haarezt – l’accordo di cessate il fuoco con Hamas è ormai annullato”. L’esercito di Israele ha fatto sapere che un soldato israeliano è stato rapito dai militanti di Hamas a Gaza. L’uomo risulta disperso. E in serata interviene Obama, chiedendo di rilasciare soldato israeliano senza condizioni.

La tregua era entrata in vigore sulla Striscia di Gaza dalle 8 locale (le 7 in Italia) di questa mattina, dopo 25 giorni di conflitto tra l’esercito israeliano e i militanti di Hamas, ma dopo poco altri palestinesi sono stati uccisi da un bombardamento israeliano. La tregua, accettata nella notte da ambo le parti, è stata preceduta da due ore di bombardamenti e lanci di razzi. Sia Israele sia Hamas avevano assicurato che avrebbero rispettato il cessate il fuoco ma che comunque avrebbero risposto ad eventuali attacchi.

SOLDATO RAPITO – L’esercito di Israele ha fatto sapere che un soldato israeliano è stato rapito dai militanti di Hamas a Gaza. L’uomo risulta disperso. In precedenza la stampa dello stato ebraico aveva parlato di “un grave incidente relativo alla sicurezza” nell’area di Kerem Shaloma, dichiarando l’area zona militare ‘off-limits’.

Hamas ha rivendicato successivamente la cattura del soldato israeliano specificando però che è avvenuta prima dell’inizio della tregua. Lo riporta l’agenzia Maan citando una nota del braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedin al-Qassam. “Nessun soldato israeliano si era mai visto a Rafah negli ultimi 20 giorni, ma non appena è stata annunciata la tregua” sono iniziati i movimenti delle truppe di Israele a est di Rafah. In risposta, continua al-Qassam, “i nostri combattenti si sono scontrati con i soldati israeliani a Rafah alle 7 (ora locale, ndr), uccidendone e ferendone molti”. Negli scontri, un militante si è fatto esplodere vicino alla postazione militare israeliana per far in modo che i soldati si disperdessero per difendere il luogo. In quel momento, i militanti sono usciti dal tunnel limitrofo e hanno catturato il soldato. “è l’occupazione israeliana a Gaza ad aver violato il cessate il fuoco”, aggiunge al-Qassam.

PALESTINESI UCCISI SONO 1600 – Poche ore prima che entrasse in vigore la tregua, 17 palestinesi sono stati uccisi, di cui 10 persone della stessa famiglia a Khan Younis. L’esercito israeliano invece ha fatto sapere che 5 soldati sono stati uccisi ieri sera da un colpo di mortaio. Dopo la dichiarata tregua almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e più di 440 sono rimasti feriti in un bombardamento israeliano a Rafah. Il bilancio delle vittime palestinesi, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, sale a 1600 morti. Dal lato israeliano invece sono 63 i soldati uccisi in 25 giorni di scontri, cui si devono aggiungere 3 civili.

KERRY: TREGUA NON È GARANZIA DI FINE GUERRA – “Si tratta di una tregua. Si tratta di un momento di opportunità, non di una fine”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano John Kerry parlando da Nuova Delhi in India. Kerry ha avvertito che il cessate il fuoco di 72 ore sulla Striscia di Gaza non garantiva la fine del conflitto. “Questo non è il momento di congratulazioni o di gioia, è il momento di una seria determinazione, di una particolare attenzione da parte di tutti per cercare di capire la strada da percorrere”, ha dichiarato. Ha aggiunto: “Spetta alle parti, a tutti, approfittare di questo momento. Non ci sono garanzie. Si tratta di una difficile e complicata questione”.

OBAMA: LIBERARE SOLDATO SENZA CONDIZIONI. “Se vogliono risolvere la situazione questo soldato deve essere rilasciato senza condizioni il prima possibile”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, riferendosi alla presunta cattura del soldato israeliano da parte di militanti palestinesi.

Israele ha il diritto di difendersi, ha detto Obama parlando della situazione della Striscia, e aggiungendo che le azioni irresponsabili di Hamas hanno messo in pericolo i civili. Al tempo stesso il presidente degli Stati Uniti ha definito “straziante” la situazione di Gaza e ha ribadito le richieste perché Israele faccia di più per impedire le vittime civili palestinesi. “I civili innocenti presi nel fuoco incrociato devono pesare sulle nostre coscienze, e dobbiamo fare di più”, ha detto Obama. Nonostante l’interruzione della tregua, Obama ha riconosciuto il lavoro del segretario di Stato Usa John Kerry con le Nazioni unite per ottenerla.

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