Kabul (Afghanistan), 5 apr. (LaPresse/AP) – Sono finite le operazio di voto in Afghanistan, dove oggi i cittadini sono stati chiamati a scegliere il successore del presidente Hamid Karzai e a eleggere nuovi consigli provinciali. Sette milioni gli elettori che si sono recati alle urne, secondo i primi dati della Commissione elettorale. Otto i candidati e tre i favoriti: Abdullah Abdullah, rivale di Karzai nelle ultime elezioni, Ashraf Ghani Ahmadzai, accademico ed ex funzionario della Banca Mondiale e Zalmai Rassoul, ex ministro degli Esteri. Uomini e donne si sono messi in fila per esprimere il loro voto, sfidando i timori di violenze da parte dei talebani che hanno minacciato di interrompere le votazioni. Una bomba è eplosa in una scuola affollata di elettori nel distretto di Mohammad Agha della provincia di Logar, ferendo due uomini, uno dei quali seriamente. Il presidente della Commissione elettorale indipendente Ahmad Yousuf Nouristani ha invitato tutti gli afghani a votare, consegnando la sua scheda elettorale in diretta televisiva.
SETTE MILIONI AL VOTO. Quando i seggi elettorali sono stati ufficialmente chiusi, alle 17 ora locale, avevano votato sette milioni di persone. Lo ha detto il segretario della Commissione elettorale indipendente, Ziaul Haq Amarkhel, sottolineando che si tratta ancora di dati preliminari.
BOMBA A LOGAR. Una bomba è eplosa in una scuola affollata di elettori nel distretto di Mohammad Agha della provincia di Logar, ferendo due uomini, uno dei quali seriamente. Lo ha reso noto il portavoce del governo locale, Din Mohammad Darwesh.
VENTI MORTI. Sono 20 le persone rimaste uccise in 140 attacchi o tentativi di attacchi nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno afghano Umar Daudzai, aggiungendo che tra le vittime, 16 erano forze di sicurezza afghane e quattro erano civili.
ALTA AFFLUENZA. Gli afghani si sono recati numerosi alle urne, sfidando la minaccia dei talebani, in quello che potrebbe diventare il primo trasferimento democratico di potere nel Paese. L’affluenza è stata così alta che alcuni seggi elettorali hanno terminato le schede. Uomini e donne si sono messi in fila nei seggi in file separate, in mezzo a strette misure di sicurezza. Nell’ospedale di Kandahar, diventato seggio, la fila degli uomini si allungava fuori dal cortile, fino alla strada.Nella provincia di Helmand, le donne hanno spinto e litigato, mentre si accalcavano in una lunga coda.
RIGIDE MISURE DI SICUREZZA. Centinaia di migliaia di poliziotti e soldati afghani sono stati dispiegati nel Paese, per perquisire auto ai posti di blocco e impedire ai veicoli di avvicinarsi ai seggi elettorali.Alcuni votanti sono stati perquisiti anche tre volte a Kabul. E’ stato bloccato il servizio di sms, nel tentativo di impedire ai candidati di fare campagna all’ultimo minuto. Attacchi dovuti a razzi e scontri a fuoco hanno costretto le autorità a chiudere altri 211 seggi elettorali, portando a 959 il numero totale dei centri che non sono stati aperti a causa di preoccupazioni sulla sicurezza, secondo quanto reso noto dal presidente della Commissione elettorale indipendente, Ahmad Yousuf Nouristani. Il presidente ha aggiunto che in tutto nella giornata di oggi sono stati aperti 6.212 seggi elettorali.
ESTESE DI UN’ORA LE OPERAZIONI DI VOTO. Le autorità hanno esteso di un’ora le operazioni di voto, decidendo così di chiudere i seggi alle 17 (ora locale), per permettere a tutte le persone in fila di votare.
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