Shannon (Irlanda), 29 mar. (LaPresse/AP) – Sembrano arrivare dei passi avanti sulla situazione in Ucraina. Dopo la telefonata di Vladimir Putin a Barack Obama di ieri sera, in cui il presidente Usa ha chiesto una risposta scritta su una proposta di soluzione diplomatica presentata da Washington, domani sera a Parigi si svolgerà un incontro fra il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
DOMANI INCONTRO KERRY-LAVROV. Di rientro dall’Arabia Saudita, dove con Obama aveva incontrato ieri re Abdullah, Kerry ha fatto una sosta di rifornimento a Shannon, in Irlanda, ma ha deciso poi di dirigersi a Parigi proprio per potere incontrare Lavrov. Il segretario di Stato americano sarebbe dovuto tornare in Europa martedì, per un meeting dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles. Gli aiutanti di Kerry fanno quindi sapere che stanno valutando l’ipotesi che il segretario, dopo l’incontro di domani con Lavrov, vada in Medioriente per continuare le pressioni per un accordo di pace fra israeliani e palestinesi: le tappe potrebbero essere Giordania, Israele e territori palestinesi.
TELEFONATA DI PUTIN-OBAMA E IPOTESI SOLUZIONE DIPLOMATICA. Sulla necessità di un incontro a breve fra Kerry e Lavrov si erano accordati ieri Obama e Putin nel corso del colloquio telefonico di ieri sera. In quella chiamata di un’ora, che fonti della Casa Bianca hanno definito “franca e diretta”, Obama ha sottolineato che il governo ucraino sta portando avanti una de-escalation nonostante l’incursione della Russia in Crimea e, tal proposito, ha invitato Putin a sostenere questa via e smettere di ammassare truppe lungo i confini con l’Ucraina. In particolare l’inquilino della Casa Bianca ha chiesto a Mosca di presentare una risposta scritta alla proposta di soluzione diplomatica presentata dagli Usa; di questa proposta non si sa molto, ma era stata redatta prima dell’annessione della Crimea da parte della Russia.
LAVROV: SI AVVICINANO PUNTI DI VISTA RUSSIA-OCCIDENTE. In un momento in cui è forte il timore che Mosca possa sfruttare il precedente della Crimea per mirare alle regioni orientali dell’Ucraina, segnali di distensione sono arrivati anche oggi. Lavrov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax, ha detto che la Russia non ha intenzione di oltrepassare i confini dell’Ucraina e ha dichiarato apertamente che i punti di vista della Russia e dei Paesi occidentali si avvicinano. “I nostri punti di vista si stanno avvicinando. Il mio ultimo incontro con il segretario di Stato Usa John Kerry e i miei contatti con Germania, Francia e altri Paesi mostrano che sta prendendo forma una possibile iniziativa congiunta che potrebbe essere offerta ai partner ucraini”, ha detto Lavrov.
TYMOSHENKO CANDIDATA ALLE PRESIDENZIALI, KLITSCHKO SI RITIRA. Intanto dall’Ucraina arrivano due principali novità. In primo luogo il partito Patria di Yulia Tymoshenko ha formalizzato la candidatura della ex premier alle elezioni presidenziali ucraine del 25 maggio. In secondo luogo uno dei leader dell’opposizione, Vitali Klitschko, ha rinunciato alla corsa alle presidenziali, annunciando che appoggerà il favorito, il miliardario Petro Poroshenko. Klitschko, ex campione di pugilato, dal canto suo si candiderà invece a sindaco di Kiev. Poroshenko è in testa ai sondaggi e potrebbe avere la meglio anche sulla ex premier Yulia Tymoshenko.
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