New York (New York, Usa), 15 mar. (LaPresse/AP) – La Russia ha posto il veto alla risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu in cui il referendum in Crimea di domani viene dichiarato non valido, mentre la Cina si è astenuta. I sostenitori della misura promossa dagli Stati Uniti erano consapevoli che Mosca avrebbe posto il proprio veto, bloccandola. Tredici i voti favorevoli. La posizione di Pechino è però un segnale dell’isolamento della Russia sulla questione ucraina. I promotori della risoluzione l’hanno messa al voto per mostrare quanto sia forte l’opposizione mondiale all’ingresso delle truppe russe nella penisola ucraina, dove domani si terrà il referendum sulla secessione dall’Ucraina e sull’annessione alla Russia.

Il testo avrebbe ribadito l’impegno per la “sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale” dell’Ucraina. Avrebbe dichiarato che il referendum “non può avere validità e non può costituire la base di qualsiasi alterazione dello status della Crimea”. Inoltre, avrebbe chiesto a tutte le parti “di perseguire immediatamente la soluzione pacifica della disputa attraverso il dialogo politico” per proteggere i diritti delle minoranze in Ucraina.

Il voto sulla risoluzione sull’Ucraina al Consiglio di sicurezza Onu “mostra la dimensione dell’isolamento della Russia nel camminare su un sentiero non pacifico”, ha dichiarato l’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni unite, Samantha Power. Le ha fatto eco l’ambasciatore del Regno Unito, Mark Lyall Grant: “Il chiaro messaggio dal voto di oggi è che la Russia è isolata nel Consiglio e nella comunità internazionale”. Ha aggiunto: “Questo messaggio sarà ascoltato bene oltre i muri di questa stanza”.

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