Caracas (Venezuela), 13 mar. (LaPresse/AP) – Altre due persone sono state uccise nelle violenze in Venezuela, portando ad almeno 25 il bilancio dei morti nei disordini iniziati un mese fa. Il 42enne Guillermo Sanchez è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel quartiere di Isabelica, a Valencia. Lo ha fatto sapere su Twitter il sindaco della città, Miguel Cocchiola, precisando che l’uomo stava pitturando i muri esterni della sua casa quando è stato colpito. Inoltre, il governatore dello Stato di Carabobo, Francisco Ameliach, sostenitore del governo del presidente Nicolas Maduro, ha annunciato che un capitano della Guardia nazionale, Ramzor Ernesto Bracho, è stato ucciso a Valencia. Secondo l’ufficio della procura federale, un altro agente è rimasto ferito nella stessa sparatoria. Inoltre, un tenente colonnello e due guardie sono rimaste ferite da proiettili mentre rimuovevano una barricata che bloccava una strada della città. Ieri sera Cocchiola, il sindaco di Valencia, aveva riferito che uno studente di 22 anni, Jesus Enrique Acosta, era stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da uomini a bordo di motociclette nei pressi della sua casa nella città. Intanto a Caracas si sono tenute manifestazioni di sostenitori e oppositori del governo, alle quali hanno partecipato complessivamente 10mila persone. Quando il corteo dell’opposizione ha cercato di avvicinarsi all’ufficio del difensore pubblico per chiedere le sue dimissioni, le forze di sicurezza hanno bloccato la strada ai manifestanti. Dopo il fallimento di negoziati mirati a superare l’impasse, alcuni dimostranti hanno lanciato pietre e soldati della Guardia nazionale hanno risposto con idranti e gas lacrimogeni.
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