Gerusalemme, 24 feb. (LaPresse/AP) – “Siamo venuti qui con quasi tutti i ministri del nostro governo e abbiamo voluto così dimostrarvi che la nostra è davvero un’amicizia forte”. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel poco dopo l’arrivo in Israele, nel corso di una conferenza stampa con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il governo della Germania, principale alleato dello Stato ebraico in Europa, tiene incontri annuali con le proprie controparti israeliane. La Germania, ha proseguito Merkel, ha lavorato con Israele “spalla a spalla” negli ultimi 50 anni “per assicurare il futuro dello Stato ebraico”. La cancelliera si è poi dedicata al conflitto con i palestinesi, affermando che “la soluzione a due Stati è parte necessaria e inevitabile per la sicurezza di Israele, una soluzione con uno Stato ebraico accanto a uno palestinese”.
I colloqui di pace mediati dagli Stati Uniti, così come gli sforzi per tenere sotto controllo il programma nucleare dell’Iran, saranno parte fondamentale degli incontri con Merkel, ha detto da parte sua Netanyahu. “Vorrei discutere i modi per impedire all’Iran di arrivare alla capacità di ottenere armi nucleari. Credo che questa sia la più grande sfida per la sicurezza del mondo”, ha detto il premier israeliano, aggiungendo che è sua intenzione parlare anche dei metodi per far progredire i colloqui di pace con i palestinesi. “Il popolo di Israele vuole la pace, una pace vera che ponga fine al conflitto e che finalmente porti i palestinesi a riconoscere lo Stato di Israele in cui abbiamo i mezzi necessari a difenderci da qualunque contingenza in questo turbolento Medioriente”, ha precisato Netanyahu.
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