New York (New York, Usa), 20 feb. (LaPresse/AP) – Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha chiesto all’Unione africana e alla Francia di dispiegare rapidamente almeno tremila soldati e poliziotti aggiuntivi in Repubblica Centrafricana per prevenire altri disordini che hanno costretto quasi un milione di persone a fuggire dalle proprie case. Le violenze, ha avvertito, stanno dividendo il Paese in zone musulmane e cristiane e le necessità di sicurezza “superano di gran lunga le capacità” dei quasi seimila peacekeeper africani e 1.600 francesi. Il segretario generale ha annunciato inoltre che raccomanderà la creazione di una missione di peacekeeping dell’Onu in futuro, ma ha sottolineato che ci vorranno dei mesi perché diventi operativa, aggiungendo che “il popolo della Repubblica Centrafricana non può aspettare per mesi”. La Francia e l’Ue, ha detto, hanno promesso di inviare rinforzi, ma bisogna fare di più.
Prima un simile appello era arrivato dal sottosegretario generale delle Nazioni unite per gli Affari umanitari, Valerie Amos, che ha terminato una visita di tre giorni nel Paese. “Sappiamo che non ci sono abbastanza militari sul terreno”, ha affermato, aggiungendo che lei e i suoi colleghi sono rimasti “scioccati da quello che hanno visto” durante la visita. Ieri un viaggio della delegazione nel nord della Repubblica Centrafricana era stato rinviato a causa di pesanti combattimenti che hanno bloccato tutte le strade che portano all’aeroporto di Bangui. Molti osservatori hanno fatto appello per la trasformazione della forza dell’Unione africana in una missione di peacekeeping dell’Onu, anche se funzionari delle Nazioni unite hanno avvertito che ci vorrebbero circa sei mesi per renderla operativa.
Intanto l’Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) invierà una missione d’inchiesta nella Repubblica Centrafricana e nominerà un rappresentante speciale per coordinarsi con l’Unione africana e le Nazioni unite circa la crisi nel Paese. L’Oic ha fatto sapere che la missione, guidata dal ministro degli Esteri della Guinea, François Lonseny Fall, sarà “inviata urgentemente” nel Paese. La delegazione, ha fatto sapere l’organizzazione, visiterà la capitale per esplorare la situazione, esprimere la solidarietà con i musulmani e contribuire a eventuali colloqui di pace. “È essenziale che l’intera comunità internazionale venga coinvolta tempestivamente per aiutare le nuove autorità a ripristinare l’ordine e stabilizzare il Paese a causa delle implicazioni della crisi per la pace, la sicurezza e la stabilità della regione, e non soltanto”, ha affermato il segretario generale dell’Oic, Iyad Ameen Madani. L’organizzazione ha inoltre fatto appello ai 57 membri affinché aumentino gli aiuti alla popolazione centrafricana.
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