Roma, 18 feb. (LaPresse) – Ancora un rinvio in India per il caso dei marò. La Corte suprema indiana ha deciso di rimandare l’udienza a lunedì prossimo, 24 febbraio, chiedendo al governo di spiegare in quella data la sua posizione, cioè se vuole che venga applicata la legge antiterrorismo e antipirateria SUA Act. Lo riferisce la stampa locale. Nell’ultima udienza, lunedì scorso, il governo indiano aveva proposto l’applicazione del SUA Act, assicurando però che non sarebbe stata prevista la pena di morte; ma questa proposta è stata respinta a gran voce dall’Italia, che chiede che non venga applicata la legge antiterrorismo. I due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono accusati dell’uccisione di due pescatori indiani, avvenuta al largo del Kerala a febbraio del 2012 mentre loro si trovavano a bordo della nave Enrica Lexie, ma a due anni di distanza dai fatti non c’è ancora stata alcuna incriminazione.

Subito è arrivato il commento del ministro degli Esteri, Emma Bonino.”A fronte – ha detto – dell’ulteriore, inaccettabile rinvio deliberato questa mattina dalla Corte Suprema indiana dell’esame del caso dei Fucilieri di Marina Latorre e Girone e della manifesta incapacità indiana di gestire la vicenda, l’Italia proseguirà e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformità con il diritto internazionale. L’obiettivo principale dell’Italia resta quello di ottenere il rientro quanto più tempestivo in Patria dei due fucilieri”. La titolare della Farnesina ha anche annunciato di aver “disposto l’immediato richiamo a Roma per consultazioni dell’ambasciatore a New Delhi, Daniele Mancini”.

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