Ginevra (Svizzera), 17 feb. (LaPresse/AP) – Un volo di Ethiopian Airlines partito da Addis Abeba e diretto a Roma è stato dirottato dal copilota. L’aereo è atterrato all’aeroporto di Ginevra intorno alle 6 di stamattina e il dirottatore è stato arrestato, dopo essersi consegnato alle autorità. A bordo si trovavano 202 persone, tra cui 139 italiani, e la compagnia aerea fa sapere che “tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio stanno bene”. In serata gli italiani sono stati riportati a Milano e Roma, loro destinazioni. Il motivo del gesto è che il copilota, un etiope di 31 anni, voleva asilo in Svizzera. Ora rischia fino a 20 anni di carcere.

AEREO DIROTTATO DAL COPILOTA. A raccontare la dinamica del dirottamento è il direttore generale dell’aeroporto di Ginevra, Robert Deillon: il copilota, nato in Etiopia nel 1983, ha preso il controllo del velivolo mentre il pilota era in bagno e si è chiuso nella cabina di pilotaggio. Il motivo del gesto, spiega Deillon, è che voleva chiedere asilo in Svizzera. Sembra che l’uomo dica di sentirsi minacciato nel suo Paese. Pochi minuti dopo l’atterraggio a Ginevra il copilota è uscito dalla cabina di pilotaggio usando una corda e si è consegnato alle autorità. “È andato dalle forze di polizia che si trovavano a terra vicino al velivolo” e “ha annunciato che lui era il dirottatore”, ha spiegato il portavoce della polizia di Ginevra, Eric Grandjean. I passeggeri sono stati scortati fuori dal velivolo a uno a uno, con le mani sulla testa, e sono stati fatti salire su alcuni veicoli che li aspettavano.

IL CONSOLE ITALIANO SUL POSTO. A bordo dell’aereo, un Boeing 767-300 di Ethiopian Airlines, si trovavano 202 persone e, secondo il governo etiope, 139 erano italiani. L’unità di crisi della Farnesina si è subito attivata e il console generale d’Italia a Ginevra è sul posto. Il ministro delle Comunicazioni dell’Etiopia, Redwan Hussein, aggiunge che tra i passeggeri c’erano anche 11 statunitensi, 10 etiopi, cinque nigeriani e quattro francesi.

L’INTERVENTO DEI CACCIA ITALIANI. Secondo Deillon, il dirottamento è avvenuto sui cieli dell’Italia e due caccia italiani sono decollati e hanno scortato l’aereo. Questa versione dei fatti non sembra apparentemente conciliabile con quanto riferito stamattina da fonti dell’aeroporto del Cairo, secondo le quali il pilota dell’aereo aveva informato inizialmente del dirottamento la torre di controllo di Abu Simbel, nel sud dell’Egitto, non chiedendo però di atterrare nel Paese e dirigendosi verso lo spazio aereo della Libia.

SCALO CHIUSO PER DUE ORE. Lo scalo di Ginevra è stato temporaneamente chiuso, ma le operazioni sono riprese dopo due ore dall’atterraggio dell’aereo dirottato.

IL DIROTTATORE RISCHIA 20 ANNI DI CARCERE. Sul caso le autorità federali svizzere hanno aperto un’indagine, così come quelle di Addis Aveba. Il procuratore generale di Ginevra, Olivier Jornot, fa sapere che a carico del dirottatore saranno avanzate accuse do sequestro di persone, che potrebbero portare a una condanna fino a 20 anni di carcere. Il ministro delle Comunicazioni dell’Etiopia, Redwan Hussein, ha annunciato che sarà chiesta l’estradizione. “Le sue azioni rappresentano un evidente tradimento della fiducia, ha messo in pericolo senza motivo la vita di ogni passeggero, che un pilota è moralmente e professionalmente obbligato a proteggere”, ha dichiarato Hussein.

PROCURA SVIZZERA: POCHE CHANCE DI ASILO. “Tecnicamente non c’è legame tra l’asilo e il fatto che (il copilota, ndr) abbia commesso un crimine per venire qui” in Svizzera, “ma penso che le sue possibilità non siamo molto alte”. Lo ha dichiarato Olivier Jornot, il procuratore di Ginevra. L’ufficio della procura federale ha fatto sapere di aver preso in carico il caso.

PASSEGGERI TUTTI PARTITI VERSO LORO DESTINAZIONI. Tutti passeggeri che si trovavano sul volo sono stati messi in viaggio verso le loro destinazion, fanno sapere in serata le autorità svizzere. Degliitaliani, i passeggeri che erano diretti a Milano sono stati trasferiti su pullman, mentre quanti dovevano raggiungere Roma sono partiti su altri voli. L’aereo etiope dirottato, invece, è ancora a Ginevra e non è chiaro quando potrà lasciare l’aeroporto, precisano le autorità.

LA SITUAZIONE IN ETIOPIA. La compagnia Ethiopian Airlines è di proprietà del governo etiope. L’Etiopia viene spesso criticata a proposito del rispetto dei diritti umani, per esempio da Human Rights Watch (Hrw), e accusata di intolleranza nei confronti del dissenso politico. Hrw denuncia in particolare che le autorità attuano gravi limitazioni della libertà di espressione, associazione e assemblea. Il governo è stato inoltre accusato di prendere di mira giornalisti, rappresentanti dell’opposizione, nonché membri della minoranza musulmana nel Paese.

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