Rio de Janeiro (Brasile), 11 feb. (LaPresse/AP) – Dopo le polemiche, prende il via in Brasile una campagna per salvare l’armadillo a tre bande, specie in via di estinzione scelta come mascotte per i Mondiali 2014. L’annuncio del ministero dell’Ambiente è stato accolto con favore da molte parti, perché le autorità erano accusate di aver fatto poco per salvare il mammifero, dopo averlo scelto come simbolo dell’evento sportivo. La mascotte si chiama Fuleco, crasi dalle parole portoghesi ‘futebol’ e ‘ecologia’. É rappresentato con i colori della bandiera brasiliana: giallo, con pantaloncini verdi, il guscio e la coda blu, con una maglietta che riporta la scritta ‘Brazil 2014’. L’animale simbolo dei Mondiali del Sudafrica nel 2010 fu un leopardo chiamato Kazumi, mentre nel 2006 in Germania fu un leone di nome Goleo.
Attivisti e ambientalisti chiedevano alla Fifa di investire di più nella protezione dell’armadillo, accusandola di aver destinato solo una minima parte degli introiti del merchandising nel suo salvataggio. L’animale è in pericolo di estinzione soprattutto a causa della deforestazione e della caccia nel suo unico habitat, nel nordest del Brasile. Putroppo, anche il fatto che sia considerato da alcuni una prelibatezza alimentare contribuisce a far calare il numero di esemplari. In Brasile, l’armadillo Tolypeutes tricinctus è anche chiamato ‘bolina’, pallina, perché quanto si sente in pericolo si appallottola completamente, chiudendosi del tutto nella sua corazza e diventando una sfera che sta in una mano.
“Più brasiliani sono consapevoli dell’animale rispetto a prima, ma questo non è risultato in più fondi per salvarlo”, ha dichiarato Rodrigo Castro, direttore dell’associazione Caatinga che nel 2012 ha promosso la campagna con l’americana Nature Conservancy perché l’armadillo fosse scelto come mascot dei Mondiali. “Con tutti i peluche e le t-shirt con la sua immagine che hanno venduto, pochissimi profitti sono stati usati per salvarlo”, ha aggiunto. La Fifa non ha risposto alle richieste in proposito. Il ministero dell’Ambiente di Brasilia ha dichiarato che farà passi concreti entro la fine dell’evento sportivo, per contribuire a evitare l’estinzione del piccolo e raro animale. In particolare, si concentrerà sulla conservazione del suo habitat e sull’educazione delle persone, nella speranza di scoraggiare la caccia.
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