Marò rischiano 10 anni per legge antiterrorismo
Bonino indignata: Sconcertante, contesteremo

Marò rischiano 10 anni per legge antiterrorismo<br> Bonino indignata: Sconcertante, contesteremo

Roma, 8 feb. (LaPresse) – La ministra degli Esteri, Emma Bonino, si dice “interdetta e indignata” da “talune anticipazioni che provengono oggi da New Delhi sull’iter giudiziario” del caso dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. In una nota diffusa dalla Farnesina, Bonino afferma che “l’eventuale richiesta di applicazione della SUA (la legge indiana anti-terrorismo ndr.) quale base di imputazione per i due marò, laddove dovesse essere confermata, sarà contestata in aula dalla difesa italiana nella maniera più ferma”.

La stampa indiana ha diffuso anticipazioni secondo le quali l’India chiederà per i due fucilieri di marina l’applicazione del SUA Act, cioè della legge anti-pirateria ‘Suppression of Unlawful Act’, ma escludendo l’ipotesi della pena di morte, per cui i marò rischierebbero un massimo di 10 anni di carcere ciascuno. Bonino riferisce che il governo ritiene “sconcertante” tale riferimento e “farà valere con forza e determinazione in tutte le sedi possibili l’assoluta e inammissibile incongruenza di tale impostazione anche rispetto alle indicazioni a suo tempo fornite dalla stessa Corte Suprema indiana”. “Il nostro impegno per riportare a casa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è più forte che mai”, ha aggiunto Bonino.

Lunedì scorso, il 3 febbraio, la Corte suprema indiana si era riunita per esaminare il ricorso dell’Italia sui marò. In quella sede, nel rinviare l’udienza al 10 febbraio, aveva dato al governo una settimana di tempo per chiarire la sua posizione sull’incriminazione e quindi l’eventuale invocazione della legge anti-pirateria contro i due fucilieri. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono accusati dell’uccisione di due pescatori indiani, avvenuta al largo del Kerala a febbraio del 2012 mentre loro si trovavano a bordo della nave Enrica Lexie, ma a due anni di distanza dai fatti non c’è ancora stata alcuna incriminazione.

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