Washington (Usa), 5 feb. (LaPresse/AP) – Cresce la paura attentati in vista dell’inizio delle Olimpiadi di Sochi. Matthew Olsen, direttore del Centro nazionale per l’antiterrorismo statunitense, parlando al Congresso, ha rivelato l’esistenza di “alcune minacce terroristiche specifiche” legate proprio ai Giochi invernali, delle quali Usa e Russia stanno valutando la credibilità. Potenziali attacchi, ha riferito Olsen, sembrano più probabili al di fuori dei luoghi di gara, nella regione intorno a Sochi. Olsen ha descritto come “buona” la condivisione di informazioni di intelligence con Mosca, spiegando poi che il pericolo principale sarebbe legato al cosiddetto Emirato del Caucaso, un’entità autoproclamata che ha minacciato di attaccare i Giochi. Intanto il direttore dell’Fbi, James Comey, ha detto che la cooperazione con il Servizio di sicurezza russo è migliorata. Le autorità russe hanno dispiegato più di 50mila poliziotti e soldati per proteggere le Olimpiadi a seguito di minacce da parte di insorti musulmani.
CASA BIANCA: ADOTTATE MISURE SICUREZZA. Tutte le misure necessarie per la tutela degli americani sono state adottate, in vista delle Olimpiadi invernali di Sochi al via venerdì. È quanto riferito dai vertici della sicurezza Usa al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel corso di un incontro alla Casa Bianca. Alla riunione hanno preso parte, oltre al presidente, il suo vice Joe Biden, il segretario di Stato John Kerry e il direttore della Cia John Brennan. Hanno inoltre partecipato anche rappresentanti dell’Fbi e del Pentagono. Il presidente, riferisce la Casa Bianca, ha detto alla sua squadra per la sicurezza a Sochi di lavorare a stretto contatto con la Russia e con le altre parti coinvolte per assicurare lo svolgimento sicuro dei Giochi.
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