New York (New York, Usa), 3 gen. (LaPresse/AP) – Almeno tredici persone sono morte negli Stati Uniti, a causa dell’ondata di freddo e neve che negli ultimi giorni ha investito il nordest del Paese.Tra le vittime un dipendente comunale sepolto da un cumulo di sale per le strade fuori Philadelphia; una donna di 79 anni della zona ovest dello Stato di New York, malata di Alzheimer, che è uscita di casa vagando senza meta e rimanendo congelata; un bambino di 12 anni, che si trovava su un’auto guidata da un amico 14enne, morto in Michigan in un incidente stradale provocato dal fondo scivoloso.
Gran parte del Massachusetts è stato coperto dalla neve, con oltre 35 centimetri caduti a Boston e quasi 60 a Topsfield, più a nord. La temperatura a Boston è di circa 2 gradi, ma ne vengono percepiti 20 sotto lo zero a causa del forte vento. A New York sono stati misurati 15 centimetri di neve a Central Park, mentre in alcune zone del Queens se ne sono invece posati 25. A Long Island sono caduti oltre 28 centimetri di neve, con raffiche di vento a circa 65 chilometri all’ora. La neve è caduta abbondante anche in New Jersey, con alcune zone in cui si è posata una coltre spessa 25 centimetri. Nella mattinata di oggi sono stati circa 1.600 i voli cancellati in tutto il Paese, mentre le principali autostrade intorno a New York sono state riaperte dopo una chiusura notturna. Gli incidenti stradali sono stati pochi, poiché i residenti hanno rispettato gli inviti delle autorità a non usare le auto. La tempesta non ha provocato particolari disagi alle linee elettriche: nella zona di Washington e Baltimora sono circa 6mila le abitazioni rimaste isolate, mentre nel Maine sono solo 200.
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