Tripoli (Libia), 16 nov. (LaPresse/AP) – Si sono verificati nuovi scontri a Tripoli, la capitale della Libia, quando soldati e milizie affiliate al governo hanno cercato di riguadagnare il controllo di una base occupata da uomini armati dopo gli scontri di ieri. Secondo un combattente vicino al governo uno dei suoi colleghi è rimasto ucciso e altri tre sono rimasti feriti, nel combattimento a est della città. Il combattente ha parlato a condizione di anonimato. Ieri una milizia ha aperto il fuoco contro persone che manifestavano chiedendo lo scioglimento di gruppi armati illegali. Secondo il ministero della Giustizia del Paese 40 persone sono rimaste uccise ieri, e 400 ferite. Per oggi sono previsti i funerali e le misure di sicurezza sono state rafforzate.
L’uomo è rimasto ucciso nei combattimenti nel quartiere Tajoura, nell’est di Tripoli. L’agenzia di stampa Lana ha reso noto che otto combattenti in favore del governo sono rimasti feriti. Soldati e miliziani affiliati al governo stavano cercando di riprendere il controllo di una base attaccata ieri sera da miliziani provenienti dalla vicina città di Misurata. Un comandante militare nella base, colonnello Musbah al-Harna, ha dichiarato all’agenzia di stampa Lana che la milizia dalla città di Misurata ha attaccato la base intorno all’alba di sabato. Secondo al-Harna i miliziani hanno dopo lasciato la base, prendendo con loro molte delle armi e delle munizioni. Tripoli sta vivendo una giornata di tensione dopo che ieri altri miliziani di Misurata a Tripoli hanno aperto il fuoco su manifestanti che chiedevano lo scioglimento di gruppi armati illegali, uccidendo 43 persone e ferendone 400.
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