Washington (Usa), 4 set. (LaPresse/AP) – Dopo l’accordo raggiunto nelle scorse ore in commissione Relazioni estere del Senato Usa su un intervento militare in Siria, il gruppo dovrebbe votare oggi sulla misura. L’intesa è stata raggiunta dal presidente della commissione, il senatore democratico Bob Menendez, e dal principale rappresentante repubblicano in commissione, il senatore Bob Corker. La bozza, della quale Associated Press ha ottenuto una copia, prevede un limite massimo di 90 giorni per le operazioni delle forze statunitensi in Siria e vieta l’invio di truppe di terra.
Quello di oggi è un test importante per Obama non solo in Senato, dove l’accordo pare esserci, ma soprattutto alla Camera, a maggioranza repubblicana, dove l’amministrazione dovrà riuscire a superare lo scetticismo di alcuni deputati tra cui i rappresentanti del Tea party. Per questo i consiglieri per la sicurezza nazionale terranno oggi una serie di nuove audizioni in Campidoglio, alcune pubbliche e altre private. Il presidente Usa è intanto arrivato in Svezia, dove si fermerà per 24 ore prima di ripartire per il vertice del G20 a San Pietroburgo, in Russia. Il summit sarà dominato dal tema Siria. Obama ha già in programma degli incontri bilaterali con il presidente cinese Xi Jinping e con il presidente francese François Hollande. Nessun meeting previsto invece con Putin, dopo l’annullamento del faccia a faccia che doveva tenersi a Mosca. L’incontro è stato cancellato da Obama lo scorso 7 agosto in risposta al fatto che il Cremlino aveva concesso asilo temporaneo a Edward Snowden, la talpa che ha rivelato i piani di sorveglianza della National security agency (Nsa) statunitense.
Nonostante l’inquilino della Casa Bianca abbia incassato ieri l’appoggio dello speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, e del leader della maggioranza alla Camera, il repubblicano Eric Cantor, infatti, va ancora superata l’opposizione di molti repubblicani più conservatori e numerosi democratici di posizioni pacifiste. Obama si è detto comunque fiducioso ieri sul fatto che avrà il via libera del Congresso per l’intervento militare in Siria.
Oggi il segretario di Stato americano John Kerry, insieme al segretario alla Difesa Chuck Hagel e al generale Martin Dempsey, capo dello stato maggiore congiunto, terrà un’audizione pubblica davanti alla commissione Affari esteri della Camera a mezzogiorno ora americana, le 18 in Italia. Prima di questo incontro sempre loro, insieme ad altri funzionari dell’amministrazione, terranno briefing riservati davanti alla commissione Servizi armati del Senato alle 9 americane, cioè le 15 in Italia, e subito dopo davanti alla commissione Relazioni estere del Senato alle 9.30 di mattina negli Usa, cioè le 15.30 in Italia. Intervenendo ieri davanti alla commissione Relazioni estere del Senato, Kerry ha parlato per la prima volta di attacchi con armi chimiche a due cifre da parte delle forze di Bashar Assad, sostenendo che i ribelli hanno parlato di un numero ancora superiore di attacchi chimici.
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