Kuala Lumupur (Malesia), 25 ago. (LaPresse/AP) – “Quando avremo più informazioni” la risposta sulla Siria “diventerà chiara”. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel, in visita in Malesia, in merito alla crisi siriana e a un possibile intervento degli Stati Uniti nel caso in cui fossero state effettivamente usate armi chimiche in un attacco compiuto mercoledì alle porte di Damasco. “Per ogni opzione che potrebbe essere percorsa o meno – ha aggiunto, parlando in conferenza stampa dopo un incontro con la controparte malese Hishamuddin bin Tun Hussein – ci sono rischi e conseguenze. Bisogna arrivare al punto di capire qualche sarebbe l’obiettivo se si persegue o meno un azione. Devono dunque essere fatte tutte queste valutazioni”.
Quella in Malesia è la prima tappa di un viaggio che porterà Hagel in visita in Sudest asiatico. Nelle prossime ore terrà un discorso sugli sforzi degli Usa per aumentare la propria presenza nella regione. Ieri il segretario alla Difesa ha preso parte in videoconferenza da Kuala Lumpur al summit con il presidente Barack Obama e i consigliere per la sicurezza, proprio sulla crisi siriana. Al vertice ha partecipato anche il segretario di Stato John Kerry. L’amministrazione, ha sottolineato ancora Hagel, sta valutando vari fattori. Tra cui un’analisi di intelligence del presunto attacco con armi chimiche contro i civili e la questione del sostegno internazionale a ogni tipo di risposta militare.
Al termine dell’incontro di ieri, la Casa Bianca ha emesso una nota in cui si legge: “In coordinamento con i partner internazionali e memori delle decine di testimonianze contemporanee e della registrazione dei sintomi delle vittime, la comunità dell’intelligence Usa continua a raccogliere i fatti per accertare quanto sia avvenuto”. L’amministrazione ha fatto sapere che Obama ha ricevuto una dettagliata analisi su una serie di opzioni da percorrere e sempre ieri si è confrontato telefonicamente con l’alleato David Cameron, primo ministro britannico.