Città del Messico (Messico), 18 ago. (LaPresse/AP) – Uno dei leader del cartello della droga del Golfo, Mario Armando Ramirez Trevino, è stato arrestato arrestato in Messico nello Stato di Tamaulipas al termine di un confronto con l’esercito messicano vicino al confine con il Texas. Il portavoce del governo di Tamaulipas, Rafael Luque, spiega che l’operazione dell’esercito è avvenuta intorno alle 13 ora locale con elicotteri nella città di Rio Bravo, ma non ha riferito di eventuali vittime.
2° BOSS NARCOS ARRESTATO SOTTO NUOVA PRESIDENZA. Si tratta del secondo arresto di rilievo nella lotta ai narcos da quando il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha assunto l’incarico lo scorso dicembre. Il primo arresto importante risale allo scorso 15 luglio, quando le autorità catturarono nel nord del Messico Miguel Angel Trevino Morales, detto ‘Z-40’, leader del cartello degli Zetas. Lo scorso ottobre invece i marines messicani avevano ucciso il leader e fondatore degli Zetas, Heriberto Lazcano Lazcano, detto ‘El Lazca’.
CHI E’ RAMIREZ TREVINO, LEADER CARTELLO DEL GOLFO. Nato nel 1962 e attivo a Reynosa, Ramirez Trevino è stato in competizione per assumere la guida dell’intero cartello a seguito dell’arresto del suo leader Eduardo Costilla Sanchez, detto ‘El Coss’, avvenuto lo scorso settembre. Secondo alcuni ci sarebbe riuscito e avrebbe assunto la guida del gruppo, mentre altri ritengono che il cartello del Golfo resti diviso in fazioni. Mario Armando Ramirez Trevino è in ogni caso ritenuto responsabile di molte violenze nella zona di confine fra il Messico e Stati Uniti in corrispondenza della città di McAllen, in Texas.
SU RAMIREZ TAGLIA USA DA 5 MILIONI DOLLARI. Per la sua cattura il dipartimento di Stato di Washington aveva posto una taglia da 5 milioni di dollari. Negli Stati Uniti è infatti ricercato per diverse violazioni di legge legate alla droga.
LA LOTTA PER LA SUCCESSIONE NEL CARTELLO DEL GOLFO. Il cartello del Golfo, un tempo molto più potente di adesso, controlla ancora gran parte del corridoio di Matamoros, che si trova nello Stato di Tamaulipas, oltre il confine di Brownsville in Texas, e gestisce traffici internazionali fino al centro America e oltre. Al suo interno si è scatenata però una lotta interna per la successione a partire da settembre, a seguito appunto dell’arresto del suo leader Costilla detto ‘El Coss’; il tutto mentre era sotto attacco sul suo territorio da parte del suo ex braccio della sicurezza, il cartello degli Zetas. Cartello del Golfo e cartello Zetas, infatti, fino al 2010 erano allineati.
LE DIVISIONI INTERNE AL CARTELLO DEL GOLFO. Nella lotta per la guida del cartello del Golfo, secondo le autorità Usa, si sono confrontati Mario Armando Ramirez Trevino, cioè il boss arrestato qualche ora fa in Messico, e il rivale Michael Villarreal, detto ‘Gringo Mike’. Il cartello si sarebbe diviso allora in due grandi fazioni: una leale al leader arrestato Costilla e l’altra fedele all’ex boss Osiel Cardenas Guillen, arrestato nel 2003 e mandato con estradizione nel 2007 negli Stati Uniti, dove sta scontando una pena di 25 anni di carcere. È a questa divisione che si pensa siano dovute la maggior parte delle violenze avvenute nella città messicana di Reynosa, dove negli ultimi sei mesi si sono verificate regolarmente sparatorie in pubblico tra fazioni del cartello del Golfo e autorità.
Le divisioni interne sorte per la lotta di successione a Costilla, di cui dicevamo che è stato protagonista Ramirez Trevino, vanno ad aggiungersi a una divisione già avvenuta nel 2010. Allora le forze governative uccisero il fratello e successore di Osiel Cardenas Guillen, Antonio Ezequiel Cardenas Guillen. Fu a seguito della morte di Antonio Ezequiel che il cartello del Golfo si divise in un gruppo guidato dal terzo fratello Cardenas Guillen, cioè Mario Cardenas Guillen, e un altro guidato da Eduardo Costilla Sanchez detto ‘El Coss’. Successivamente fu catturato anche Mario Cardenas, pochi giorni prima dello stesso Costilla.
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