Manila (Filippine), 12 ago. (LaPresse/AP) – Il tifone Utor si è abbattuto sul nord delle Filippine con venti a 175 chilometri all’ora e ha portato paura e devastazione. Si registra la prima vittima, un 22enne che si trovava nella provincia di Beguet ed è stato travolto da una frana che ha colpito un canale che stava pulendo, come spiega il funzionario della difesa civile regionale, Andrew Alex Uy. Le immagini della rete Abs-Cbn Tv mostrano inoltre una donna trascinata via da un fiume in piena nella provincia di Isabela. La signora agita le braccia per chiedere aiuto e cerca di aggrapparsi ai detriti mentre viene sballottata da enormi onde.

Intanto, mentre in mare il tifone ha sollevato onde alte fino a due metri e mezzo, 45 pescatori risultano dispersi. Secondo quanto riporta il portavoce della polizia provinciale, Senior Inspector Ryan Manongdo, 25 pescatori che si trovavano a bordo di tre barche non sono più rientrati a casa nella provincia settentrionale di Pangasinan. Non si hanno più notizie anche di altri 20 nelle province orientali di Catanduanes e Camarines Norte. “Spero solo che stiano aspettando il passaggio del tifone e riescano a farsi sentire non appena il tempo migliorerà”, ha commentato il direttore della Difesa regionale, Bernardo Alejandro IV. Nel pomeriggio locale, il tifone ha attraversato la principale isola settentrionale di Luzon e ora si trova al largo della costa nordovest del Paese con venti a 140 chilometri all’ora e raffiche a 170.

Utor potrebbe ancora intensificarsi sul mar Cinese meridionale, mentre si muove proprio verso la Cina. Dovrebbe raggiungere Guandong mercoledì. Intanto circa mille persone nella regione centrale di Bicol, nelle Filippine, hanno passato la notte nei rifugi. Le stazioni radio riportano che i tetti di diverse case sono stati spazzati via, così come un campo da basket coperto. Circa 1.100 viaggiatori sono bloccati dallo stop dei traghetti e cargo e passeggeri. Utor è il dodicesimo di circa 20 tempeste e tifoni attesi nelle Filippine quest’anno.

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