Rio de Janeiro (Brasile), 27 lug. (LaPresse/AP) – Una folla oceanica ha accolto papa Francesco ieri a Copacabana, a Rio de Janeiro, in occasione della Via crucis, il momento cardine della permanenza del pontefice in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù. Per l’occasione sul lungomare di Copacabana, che di solito ospita la sfilata dei carri del carnevale o sul quale si vedono turisti e locali in costume intenti a prendere il sole, sono state poste 14 stazioni raffiguranti la Via crucis di Gesù Cristo, in un tripudio di colori e musica.

Papa Francesco ha ricordato alla folla che lo ascoltava, rannicchiata nelle giacche a vento contro il freddo ma finalmente libera dagli ombrelli dopo giorni di pioggia, che Gesù porta sulle spalle tutta la sofferenza del mondo, da quella di coloro che vengono perseguitati per il colore della pelle, alla sofferenza di quelli che vengono ghettizzati per la loro religione fino ai più poveri che soffrono la fame. “Gesù si unisce ai tanti giovani che hanno perso fiducia nelle istituzioni politiche, perché vedono solo egoismo e corruzione nel mondo politico”, ha detto Francesco in riferimento alle ultime violente proteste scoppiate in Brasile il mese scorso contro la corruzione dilagante e le inefficienze nel governo locale.

Poco dopo che papa Francesco aveva lasciato il palco da cui ha guidato la Via crucis sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, un gruppo di circa 200 dimostranti antigovernativi vi si è avvicinato per protestare. Alcuni hanno tentato di salire sul palco, ma la polizia è intervenuta e li ha allontanati. Circa un’ora dopo il loro arrivo, i dimostranti hanno lasciato l’area in modo pacifico.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata