Washington (Usa), 2 lug. (LaPresse/AP) – Edward Snowden ha chiesto asilo anche all’Italia. È quanto sostiene il sito Wikileaks, che riporta una lista di 21 Paesi ai quali avrebbe chiesto rifugio la talpa che ha rivelato i programmi della National security agency statunitense (Nsa). Si tratta, oltre a Italia, Russia ed Ecuador, dei seguenti Stati: Austria, Bolivia, Brasile, Cina, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, India, Irlanda, Olanda, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera e Venezuela.

Il sito fondato da Julian Assange riferisce che il suo consulente legale, Sarah Harrison, ha consegnato le richieste di asilo a un funzionario del consolato russo all’aeroporto di Mosca domenica. Alcune delle richieste, spiega il sito, sono già state consegnate alle ambasciate di riferimento. Non è stato possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate da Wikileaks, ma il fatto che le richieste siano state avanzate dall’estero potrebbe costituire un ostacolo. Quattro Paesi europei infatti, cioè Germania, Norvegia, Austria e Svizzera, hanno fatto sapere che le domande di asilo non possono essere prese in considerazione se non vengono presentate sul territorio del Paese dal quale si vuole essere accolti.

Intanto giungono novità da Mosca. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha annunciato che la Russia non concederà l’estradizione di Snowden anche perché negli Stati Unitiè in vigore la pena di morte. Poi Peskov ha detto che Snowden ha ritirato la richiesta di asilo alla Russia. La decisione della talpa della Cia sarebbe giunta dopo avere appreso le condizioni poste da Mosca. Ieri infatti Putin ha affermato che è pronto a offrire rifugio a Snowden a patto che non faccia altre rivelazioni sugli Stati Uniti.

Nella notte sempre il sito di Assange ha pubblicato una lettera attribuita a Snowden, in cui la talpa della Cia accusa il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di “utilizzare la cittadinanza come un’arma”. Nella presunta lettera di Snowden, il giovane afferma che l’amministrazione Obama “ha revocato unilateralmente il mio passaporto, lasciandomi una persona senza Stato”.

Si pensa che Snowden, in fuga dopo le rivelazioni sui programmi di sorveglianza della National security agency statunitense (Nsa), si trovi nella zona transiti dell’aeroporto di Mosca. Qui è arrivato da Hong Kong lo scorso 23 giugno. Gli Usa hanno annullato il suo passaporto e l’Ecuador, dove sperava di ottenere l’asilo, ha dato segnali non chiarissimi sulla possibilità di offrirgli rifugio.

Intanto in Brunei il segretario di Stato Usa John Kerry ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a margine di una conferenza dell’Asean. Nonostante fosse previsto che i due discutessero di Snowden, al termine del meeting Lavrov ha dichiarato alle agenzie di stampa russe che “di Snowden non si è discusso”. Nonostante il no comment da entrambe le parti sulla discussione, si suppone che i due abbiano parlato della situazione in Siria.

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