Londra (Regno Unito), 30 giu. (LaPresse) – Non c’è più traccia sul sito del Guardian dell’articolo di ieri in cui si riferiva che almeno sette Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno aiutato il governo Usa nei programmi di controllo delle comunicazioni condotto dalle agenzie di spionaggio. Il quotidiano britannico citava come fonte Wayne Madsen, ex contractor della National Security Agency. Secondo il Telegraph, il motivo della rimozione dell’articolo è che la nuova talpa sarebbe in realtà una fonte inaffidabile. Stando al giornalista Damian Thompson, che scrive su un blog del Telegraph, Madsen non sarebbe nuovo a rivelazioni false avendo per esempio parlato in passato di una presunta omosessualità di Barack Obama. Nell’articolo di ieri, il Guardian sosteneva che ad aiutare Washington erano state Italia, Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna, oltre al Regno Unito il cui nome era già emerso nei giorni scorsi.
La fonte, Madsen, ex luogotenente della marina Usa, iniziò a lavorare per l’Nsa nel 1985 e poi nei successivi 12 anni tenne posizioni sensibili all’interno dell’agenzia. Secondo l’uomo, spiegava il Guardian, i Paesi citati avevano accordi che li obbligavano a consegnare all’Nsa, in caso di richiesta, dati relativi a telefonate e navigazione internet. Anche se questo tipo di collaborazione non è dello stesso livello di quella fornita dal Regno Unito, scriveva ancora il Guardian, le ultime rivelazioni potrebbero essere imbarazzanti. “Non riesco a capire – affermava Madsen – come Angela Merkel possa mantenere una faccia seria, chiedendo rassicurazioni a (Barack, ndr) Obama e al Regno Unito mentre la Germania ha intrapreso le stesse relazioni”.
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