New York (New York, Usa), 30 mag. (LaPresse/AP) – Tracce di ricina sono state trovate in due lettere anonime inviate al sindaco di New York, Michael Bloomberg. Lo riferisce il portavoce della polizia, Paul Browne, citando l’esito dei test preliminari condotti sulle buste. Le lettere minatorie sono state aperte venerdì nelle poste di New York a Manhattan e domenica nel quartier generale dell’organizzazione no-profit ‘Mayors Against Illegal Guns’, avviata da Bloomberg. Entrambe erano indirizzate al sindaco della Grande mela e contenevano minacce con riferimenti al dibattito sulla riforma delle armi.
Le buste contenevano una sostanza oleosa rosa-arancio e saranno condotti ulteriori test. Il personale civile che è venuto a contatto con la posta contaminata non ha mostrato alcun sintomo, invece si sono manifestati brevi sintomi su tre funzionari che hanno successivamente esaminato la lettera recapitata a New York. Non è chiaro se l’episodio sia o meno legato ai precedenti casi di lettere alla ricina inviate recentemente ad alcuni deputati.
Bloomberg è emerso come uno dei principali promotori a livello nazionale dell’aumento dei controlli sulla vendita di armi, in grado di spingere per la causa sia grazie alla sua posizione pubblica che grazie a finanziamenti privati. La polizia non ha spiegato quali siano le minacce precise contenute nelle lettere, né che timbro postale riportassero le buste, né ancora se il testo fosse scritto a mano o no. “Non sappiamo perché l’hanno fatto”, ha commentato il sindaco di New York parlando a un evento mercoledì sera. Una delle lettere “si riferiva ovviamente ai nostri sforzi contro le armi, ma quest’anno potrebbero morire 12mila persone a causa delle pistole e 19mila potrebbero suicidarsi con le armi e quindi non ci tireremo indietro da questi sforzi”, ha proseguito Bloomberg, aggiungendo di non “sentirsi minacciato”.
La scorsa settimana un uomo di 37 anni, Matthew Ryan Buquet, è stato accusato formalmente nello Stato di Washington di avere inviato minacce di morte al giudice federale Fred Van Sickle in una lettera che conteneva ricina. Ad aprile lettere contenenti la stessa sostanza velenosa erano state inviate a Barack Obama, a un senatore e a un giudice del Mississippi. Per quel caso era stato arrestato un uomo del Mississippi.
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