Mosca (Russia), 14 mag. (LaPresse/AP) – Un caso rischia di mettere a rischio le relazioni tra Usa e Russia, nonché la nuova collaborazione che tra i due Stati si stava sviluppando in termini di lotta al terrorismo, dopo il caso dell’attentato alla maratona di Boston. È quello del diplomatico Ryan Fogle, terzo segretario dell’ambasciata Usa a Mosca, fermato con l’accusa di essere un agente della Cia e di aver cercato di reclutare un agente del controspionaggio russo, specializzato nel Caucaso. L’uomo gode dell’immunità diplomatica, per questo il ministero degli Esteri russo, dopo il fermo, ne ha potuto solo ordinare l’immediata espulsione. Intanto per domani ha convocato l’ambasciatore statunitense Michael McFaul.

PARRUCCHE E MAZZETTE DI BANCONOTE. Secondo la stampa russa, il sospetto aveva con sé un equipaggiamento tecnico speciale, istruzioni stampate per il reclutamento dei cittadini russi, una consistente somma di denaro e mezzi per travestirsi. È stato infatti trovato con indosso una parrucca bionda e un cappellino da baseball. Dopo il fermo, la televisione di Stato ha mostrato alcune fotografie dell’uomo a faccia a terra proprio con la parrucca. Fogle, senza più travestimenti, appare poi seduto a una scrivania negli uffici dei servizi segreti russi (Fsb). Sul tavolo vengono mostrati due parrucche, una bussola, una mappa di Mosca, un coltellino, tre paia di occhiali da sole e mazzette di banconote da 500 euro. Inoltre, un video di cinque minuti prodotto dall’Fsb e mandato in onda sulla televisione di Stato mostra un funzionario russo parlare con quelli che sembrano tre diplomatici americani arrivati a prendere Fogle nell’ufficio.

OBIETTIVO ERA AGENTE CONTROSPIONAGGIO. Il funzionario, il cui volto è oscurato, riferisce che Fogle ha chiamato un uomo del controspionaggio dell’Fsb specializzato nell’area del Caucaso alle 23.30 di ieri. Dopo che l’ufficiale ha rifiutato l’incontro, Fogle lo ha chiamato una seconda volta, offrendogli 100mila dollari in cambio di informazioni agli Usa. Nelle ultime settimane Russia e Usa hanno collaborato per condividere informazioni sull’area dell Caucaso, in seguito all’attentato alla maratona di Boston. Uno dei due attentatori, Tamerlan Tsarnaev, si era recato in Daghestan circa sei mesi lo scorso anno, e gli investigatori americani stanno lavorando con i colleghi russi per capire se l’uomo abbia stabilito in quel periodo contatti con i militanti operativi nell’area.

LETTERA DI RECLUTAMENTO. Tra i materiali più interessanti che le autorità hanno fatto sapere di aver trovato in possesso dell’uomo c’è una lettera che contiene indicazioni sulla procedura di reclutamento per la Cia. “Siamo pronti a offrirvi 100mila dollari e discutere della vostra esperienza, competenza e cooperazione, e la cifra potrebbe essere ancora maggiore se voi siete preparati a rispondere ad alcune domande specifiche. Inoltre, per la cooperazione a lungo termine offriamo fino a un milione di dollari all’anno, con la promessa di bonus aggiuntivi per informazioni che ci aiuteranno”, si legge nel documento, scritto in russo, mostrato dalla televisione di Stato. La lettera indica poi la necessità per la persona interessata di aprire con cautela un account Gmail per comunicare con gli interlocutori.

MOSCA: AZIONI DA GUERRA FREDDA. Dure le reazioni delle autorità russe al caso. “Queste azioni provocatorie nello spirito della guerra fredda non fanno nulla per rafforzare la fiducia reciproca”, ha commentato il ministero degli Esteri. “In un momento in cui i presidenti dei due Paesi si stanno impegnando a migliorare il clima delle relazioni, questo cittadino, in nome del governo degli Stati Uniti, commette il reato più grave qui a Mosca”, ha commentato invece nel filmato mandato in onda dalla televisione di Stato un funzionario, sottolineando che le autorità russe sono sbalordite per l’accaduto.

WASHINGTON: BUONE RELAZIONI CON RUSSIA. Più moderati, e molto contenuti, i commenti degli Stati Uniti. “Abbiamo una relazione molto ampia e profonda con i russi su tutta una serie di questioni, e continueremo a lavorare sulla nostra diplomazia direttamente con loro”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Patrick Ventrell. “Abbiamo mandato un avviso al ministro degli Esteri della Russia e non abbiamo ulteriori commenti al momento”, ha invece affermato un’altra portavoce del dipartimento, Jen Psaki, confermando che un funzionario dell’ambasciata statunitense a Mosca è stato brevemente trattenuto dalle autorità e poi rilasciato. La Psaki si trova in Svezia, al seguito del segretario di Stato John Kerry. Nessun commento per ora è arrivato dalla Cia.

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