Asuncion (Paraguay), 23 apr. (LaPresse/AP) – A un giorno dalla vittoria alle elezioni presidenziali in Paraguay, l’imprenditore Horacio Cartes inizia a rendere note le sue intenzioni in materia di politica estera, e chiede scusa per una serie di commenti sugli omosessuali fatti in campagna elettorale. La sua vittoria ha riportato al potere il Partido Colorado, a cui apparteneva l’ex dittatore Alfredo Stroessner, e che ha governato per 61 anni nel Paese, fino alla vittoria nel 2008 dell’ex vescovo Fernando Lugo. Quest’ultimo era stato costretto lo scorso anno alle dimissioni dopo un voto per impeachment, ritenuto dai Paesi vicini una manovra anti-democratica. L’investitura di Cartes è prevista per il 15 agosto.
VERSO RICONCILIAZIONE. In una conferenza stampa tenuta ieri sera, il ricco uomini d’affari, rappresentante del Partido Colorado, ha fatto sapere che chiederà al Congresso di approvare l’ingresso del Venezuela nel Mercosur, una questione spinosa che va avanti da tempo. Lo scorso anno, gli altri membri dell’organizzazione regionale avevano sospeso proprio Asuncion, in protesta contro la destituzione di Lugo, e avevano invece approvato l’ingresso di Caracas. Il Paraguay era stato sospeso anche da Celac e Unasur. L’adesione del Venezuela nel Mercosur veniva da tempo ostacolata dal Paraguay, che è tra i membri fondatori del gruppo. Ora, ha detto Cartes, è tempo di ricucire: “La sospensione del Paraguay da Mercosur e Unasur appartiene a un altro contesto politico. Voglio guardare avanti. Il Venezuela è un mercato enorme. I miei pensieri su questo sono noti ai deputati del mio partito che siederanno nel nuovo Congresso”.
DIVERGENZE NEL PARTITO. Una posizione conciliatoria che contrasta con quella di José Antonio Moreno, che guida la commissione relazioni estere del Partido Colorado. “La punizione decisa a giugno – ha commentato Moreno – è stata ingiusta e illegale perché l’impeachment è un atto costituzionale e il Paraguay non ha violato i principi democratici. È il Mercosur, ha aggiunto, che “deve risolvere la questione con il Venezuela, il cui ingresso è stato illegale perché non aveva l’approvazione del Paraguay”.
SCUSE A OMOSESSUALI. Toni riconciliatori e di scuse sono arrivati da Cartes anche in merito ai commenti fatti sulla popolazione omosessuale. “Non ho vergogna – ha detto in conferenza stampa – a chiedere scusa a coloro che si sono sentiti offesi da una mia frase sui matrimoni gay”. Durante la campagna il candidato del Partito Colorado aveva detto che il matrimonio deve essere solo tra uomini e donne. “Tutti – disse – devono vivere secondo le regole. Altrimenti saremmo con le scimmie che si dondolano sugli alberi”.
CONFLITTO DI INTERESSI. Il milionario uomo d’affari ha inoltre comunicato di aver trasferito alla sorella Sarah i suoi interessi in decine di ricche compagnie e aziende prima dell’inizio della campagna elettorale, per evitare un possibile conflitto di interessi. Tra le imprese di famiglia ci sono piantagioni di soia e tabacco, allevamenti, un’azienda che distribuisce bevande, la banca Banco Amambay e la squadra di calcio Libertad. “Nel nostro governo – ha dichiarato ieri Cartes – non ci sarà nulla che non è nell’interesse pubblico, e nessuno dei miei parenti rientrerà nell’amministrazione. L’imprenditore, 57 anni, è uno dei più ricchi uomini d’affari del Paraguay e la sua compagnia di tabacco da sola paga l’equivalente di 146 milioni di dollari all’anno in tasse al governo.
AFFARI OSCURI. Ma il suo giro d’affari ha anche un lato oscuro. Il giornale Abc di Asuncion ha pubblicato un articolo di recente in cui si parla del sequestro di marijuana e cocaina nelle sue proprietà. Un documento segreto dell’ambasciata Usa nel 2007, pubblicato da WikiLeaks, inoltre, riferisce che Hugo Ibarra, signore della droga del Paraguay in quel momento, indicava Cartes e il suo Banco Amambay come responsabili dell’80% del riciclaggio di denaro nel Paese sudamericano. Alla domanda sul suo presunto coinvolgimento in questi affari, Cartes ha risposto: “Andate dalla magistratura a controllate. Non c’è una sola denuncia contro di me. Sono una figura pubblica da anni nel calcio ma, appena entrato in politica, tutte queste storie vengono alla luce, diffuse da persone cattive”.
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