Caracas (Venezuela), 19 apr. (LaPresse/AP) – Nicolas Maduro ha giurato come presidente del Venezuela ed è così diventato ufficialmente successore di Hugo Chavez. L’ex autista di autobus, sindacalista e ministro degli Esteri ha giurato stringendo nella mano una piccola copia blu della Costituzione della Repubblica bolivariana, di fronte al presidente dell’Assemblea nazionale Diosdado Cabello. “Lo giuro di fronte a questa Costituzione approvata dal popolo nel 1999, lo giuro per la memoria eterna del comandante supremo” Hugo Chavez, ha dichiarato il capo di Stato. Al termine del giuramento il nuovo presidente e Cabello si sono stretti in lungo abbraccio. Mentre dal pubblico in sala è stata chiamata una delle figlie di Chavez, Maria Gabriela, che ha conferito la fascia presidenziale a Maduro.

OK NUOVO CONTEGGIO VOTO. Il candidato chavista, indicato direttamente come suo successore da Chavez deceduto il 5 marzo dopo una lunga lotta contro il cancro, ha vinto le elezioni domenica 14 aprile con un margine di meno del 2%. L’opposizione guidata da Henrique Capriles ha contestato i risultati e chiesto un riconteggio. Ieri sera il Consiglio elettorale venezuelano ha annunciato che controllerà i voti elettronici espressi nelle elezioni presidenziali del 14 aprile. Il consiglio ha precisato che sarà controllato il 46% rimanente dei voti, dato che il 54% era già stato controllato nella notte elettorale. Capriles ha accolto la decisione con favore, affermando che a suo parere i voti che gli sono stati rubati sono proprio tra quelli che verranno riconteggiati.

LEADER DA TUTTO IL SUDAMERICA. In occasione dell’insediamento, migliaia di sostenitori del governo si sono riuniti nelle strade di Caracas, vestiti di rosso, simbolo della rivoluzione bolivariana. Nella capitale sono arrivati anche diversi leader internazionali, tra cui il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, la presidenta dell’Argentina Cristina Fernandez, il leader cubano Raul Castro, il presidente dell’Uruguay José Mujica, la presidente brasiliana Dilma Rousseff.

UOMO PRENDE MICROFONO. E la cerimonia ha avuto anche un piccolo fuori programma, quando un uomo vestito con una giacca rossa a maniche lunghe si è avvicinato al capo di Stato, gli ha preso il microfono e lo ha spinto da parte. “Nicolas, il mio nome è Jenry”, ha detto prima che arrivassero le guardie di sicurezza. La televisione di Stato ha rapidamente cambiato immagini ed è quindi tornata sull’aula dove si svolgeva la cerimonia e dove Maduro ha potuto riprendere il suo intervento. “Avrebbe potuto spararmi qui”, ha commentato quindi il nuovo presidente.

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