Caracas (Venezuela), 16 apr. (LaPresse/AP) – Sette persone sono morte e 61 sono rimaste ferite in Venezuela nelle proteste scoppiate nel Paese in seguito alle elezioni presidenziali. Lo ha reso noto il procuratore capo del Venezuela, Luisa Ortega, aggiungendo che 135 persone sono state arrestate. Ortega non ha fornito ulteriori informazioni sulle circostanze dei decessi e dei ferimenti, ma ha aggiunto che le vittime erano umili membri della classe operaia, suggerendo così una possibile responsabilità da parte dell’opposizione.
Le elezioni sono state vinte da Nicolas Maduro, successore scelto da Hugo Chavez, con il 50,8% contro il 49% del candidato dell’opposizione Henrique Capriles. Quest’ultimo ha chiesto però un riconteggio.
Poco dopo l’annuncio del procuratore, Maduro ha fornito dettagli in più sulle sette vittime degli scontri. In un discorso trasmesso dalla tv, ha detto che cinque persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco durante le manifestazioni, due persone sono morte a Caracas e un’altra nello Stato occidentale di Tachira. Maduro ha accusato apertamente Capriles, dichiarando che il leader dell’opposizione è “responsabile delle morti per cui oggi siamo in lutto”. Capriles ha a sua volta pubblicato un messaggio su Twitter, accusando il governo di aver rubato le elezioni. “L’illegittimo e il suo governo – si legge nel tweet – hanno ordinato le violenze per evitare il riconteggio dei voti. Sono loro i responsabili!”.
Il presidente ha anche negato l’autorizzazione a una marcia dell’opposizione che era stata convocata per domani contro i risultati delle elezioni di domenica. Maduro ha giustificato la decisione dicendo che intende mostrare la “mano dura” e “opporsi al fascismo”. I sostenitori di Capriles hanno invece accolto la richiesta del loro leader e hanno manifestato pacificamente davanti agli uffici regionali del consiglio elettorale nazionale in diverse città, tra cui Merida, Barinas e Maracay. A Barinas però, capitale dell’omonimo Stato venezuelano dal quale proveniva l’ex presidente Hugo Chavez, il corteo è sfociato in scontri perché la polizia ha usato gas lacrimogeni e ha sparato pallottole di plastica fermando la marcia, alla quale stavano partecipando circa duemila persone. Secondo l’opposizione, sono state arrestate circa 30 persone, ma al momento non ci sono notizie di feriti.
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