Città del Messico (Messico), 1 feb. (LaPresse/AP) – Almeno 25 persone sono morte e 101 sono rimaste ferite nell’esplosione avvenuta nella sede di Petroleos Mexicanos (Pemex), la compagnia petrolifera statale messicana, a Città del Messico. Lo ha fatto sapere il ministro dell’Interno messicano, Miguel Angel Osorio Chong, precisando che le vittime sono 17 donne e otto uomini. Circa 46 persone sono state ricoverate e alcune di loro hanno riportato ferite gravi. Intanto continuano le ricerche di persone che potrebbero essere rimaste intrappolate sotto le macerie. Alle operazioni di soccorso partecipano circa 500 pompieri, soldati e operatori sanitari. L’esplosione, avvenuta intorno alle 15.45 di ieri ora locale (le 23.45 in Italia), ha colpito un parcheggio sotterraneo e i primi due piani di un edificio situato accanto alla famosa torre a 51 piani di Pemex. La causa dello scoppio non è per il momento chiara.

Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha chiesto ai cittadini di non fare ipotesi sulle cause dell’incidente. “Per il momento – ha affermato – non abbiamo un rapporto finale sulle cause. Lavoreremo finché non sarà stabilito cosa sia realmente successo e se scopriremo che ci sono dei responsabili, allora nei loro confronti verrà applicata la legge”. Secondo le prime ipotesi, l’esplosione potrebbe essere stata provocata da un incendio di origine elettrica, un problema all’impianto di aria condizionata o un attacco. Osorio Chong ha spiegato che per il momento non è chiaro se qualcuno delle circa 10mila persone che lavorano nel complesso di cinque edifici nella sede centrale di Pemex sia rimasto intrappolato, ma le ricerche continuearanno. La compagnia aveva fatto sapere inizialmente di aver evacuato la torre e un palazzo amministrativo di 14 piani a causa di un problema con il sistema elettrico. Successivamente Pemex ha fatto sapere su Twitter che l’ufficio del procuratore generale ha aperto un’indagine sulle cause dell’esplosione.

I feriti sono stati portati in due ospedali di Pemex e in altre cliniche, tra cui un ospedale della Croce rossa nel quartiere di Polanco, vicino alla sede della compagnia. Le strade intorno al complesso sono state chiuse. Pemex, fondata nel 1938 come compagnia di Stato, ha quasi 150mila dipendenti e nel 2011 ha prodotto circa 2,5 milioni di barili di greggio al giorno. A settembre scorso 30 lavoratori erano morti in un incendio scoppiato in un impianto della società nel nord del Messico. Poco prima dell’esplosione nella sede centrale il direttore operativo di Pemex, Carlos Murrieta, aveva fatto sapere su Twitter che negli ultimi anni la compagnia ha ridotto il numero di incidenti.

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