Caracas (Venezuela), 8 gen. (LaPresse/AP) – Ora è ufficiale. Hugo Chavez non potrà essere a Caracas giovedì 10 gennaio per giurare per il nuovo mandato di sei anni come presidente del Venezuela, a causa di motivi di salute. La notizia, che necessitava ormai solo di una conferma del governo, è arrivata in serata con una lettera a firma del vice presidente Nicolas Maduro, letta davanti all’Assembela nazionale dal suo presidente Diosdado Cabello.

LA LETTERA DI MADURO. Nel documento l’esecutivo chiede l’invocazione dell’articolo 231 della Costituzione, per far sì che il presidente possa giurare in un secondo momento rispetto al 10 gennaio, e davanti alla Corte suprema piuttosto che alla stessa Assemblea. La questione dovrà essere ora sottoposta al voto dei parlamentari. Nella lettera, Maduro spiega che la decisione è stata presa su raccomandazione del team medico che sta seguendo Chavez all’Avana. Il leader venezuelano è ancora ricoverato in condizioni serie nella capitale cubana, dopo l’intervento subito l’11 dicembre, e un’infezione post-operatoria alle vie respiratorie.

CAPRILES: CORTE SUPREMA DECIDA. Oggi il leader dell’opposizione, Henrique Capriles, sconfitto da Chavez alle ultime elezioni del 7 ottobre, aveva chiesto alla Corte suprema di decidere se effettivamente il giuramento possa essere posticipato. L’opposizione sostiene che questo non possa avvenire, e che la presidenza ad interim, in attesa di nuove elezioni, debba essere assunta dal presidente dell’Assemblea nazionale, quindi proprio Diosdado Cabello. Dal canto suo, tuttavia, il vice presidente Maduro ha definito il giuramento “una formalità”, affermando che l’opposizione interpreta la Costituzione in maniera sbagliata. In generale sono due i nodi legali da sciogliere. In primo luogo, proprio stabilire se sia possibile posticipare la data del giuramento, effettuandolo non davanti all’Assemblea nazionale ma davanti alla Corte suprema; in secondo luogo appurare se si tratti di un caso di ‘assoluta assenza’ del presidente, eventualità che secondo la Costituzione imporrebbe di indire nuove elezioni entro 30 giorni, come chiede l’opposizione.

CONDIZIONI STAZIONARIE. In merito alla situazione clinica di Chavez, questa mattina, il ministro dell’Informazione Ernesto Villegas aveva fatto sapere che il presidente è “in condizioni stazionarie” e che il governo è in “contatto permanente” con il team medico che lo sta seguendo e con i parenti che si trovano con lui all’Avana. Chavez, 58 anni, da giugno del 2011 è stato sottoposto a quattro operazioni chirurgiche contro il cancro e a diversi cicli di chemioterapia e radioterapia.

GIOVEDI’ RADUNO A CARACAS. Intanto, il governo venezuelano ha convocato per giovedì, giorno in cui era previsto il giuramento, un raduno davanti al palazzo presidenziale Miraflores di Caracas per dare il proprio sostegno a Chavez. Alcuni leader sudamericani hanno già fatto sapere che parteciperanno all’iniziativa. Tra loro il presidente della Bolivia, Evo Morales, così come il capo di Stato dell’Uruguay, José Mujica, che arriverà domani nella capitale venezuelana.

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