Newtown (Connecticut, Usa), 16 dic. (LaPresse/AP) – Newtown attente Barack Obama, dopo la strage nella scuola elementare. Il presidente, dopo aver pianto nel discorso alla nazione successivo al massacro di 27 persone, parteciperà a una vigilia interreligiosa per ricordare le vittime assieme alle loro famiglie. Nel massacro sono morti 20 bambini e sei persone che lavoravano nell’istituto scolastico e la madre del killer ventenne, Adam Lanza, che si è poi suicidato. Secondo alcune fonti, il giovane soffriva di un disturbo della personalità, probabilmente la sindrome di Asperger, sebbene secondo gli esperti questo non sia direttamente connesso con la violenza. Quella di oggi a Newtown sarà la quarta visita che Obama compie sul luogo di una strage, da quando è in carica. Il presidente ha cancellato in precedenza un viaggio nel Maine, previsto per mercoledì, dove avrebbe dovuto presentare la propria posizione sui negoziati legati al fiscal cliff.
LA RICOSTRUZIONE DEL MASSACRO. Ventisei persone sono state uccise venerdì da Adam Lanza, ventenne, nella scuola elementare Sandy Hook di Newtown, in Connecticut, e 20 di loro sono bambini. A queste vittime si aggiunge la madre del ragazzo, uccisa nella casa in cui vivevano insieme. L’assalitore è morto suicida dopo il massacro nella scuola. Scagionato il fratello maggiore Ryan, fermato in New Jersey e interrogato dalla polizia per presunto coinvolgimento. Quattro le armi da fuoco che il ventenne aveva con sè, tra cui fucili e armi pesanti, tutte regolarmente registrate dai genitori. Il presidente Obama ore dopo la strage ha tenuto un discorso alla nazione in cui si è commosso parlando delle piccole vittime tra i 5 e i 10 anni. Ha detto che occorre agire perché accadono “troppe tragedie simili”, ma non ha fatto accenno alla possibilità di modificare le leggi sul possesso delle armi.
L’INCREDULITA’ DEI PARENTI DEL KILLER. “Le parole non possono esprimere appieno come i nostri cuori siano spezzati”, la famiglia è “in uno stato di incredulità e stiamo tentando di trovare qualsiasi risposta possibile”. Sono le parole del padre dell’autore della strage, Peter Lanza, che da anni non viveva più con lui e la madre, dopo il divorzio chiesto nel 2008. “La nostra famiglia è in lutto per tutti quelli che sono stati colpiti da questa enorme tragedia”, ha dichiarato ancora. Gli hanno fatto eco i parenti della ex moglie, Nancy, uccisa dal figlio: la famiglia sta tentando di comprendere “la terribile perdita”, “è traumatizzata” ed “esprime sincero dolore”.
L’AUTORE DELLA STRAGE. Il responsabile secondo le autorità è il ventenne Adam Lanza, che ha sparato nella scuola con diverse armi e si è tolto la vita dopo il massacro, mentre era all’interno dell’istituto. Il giovane secondo alcune fonti soffriva di disturbi della personalità, ma la notizia non è confermata. Ha ucciso anche la madre. Il fratello maggiore, Ryan di Hoboken in New Jersey, è stato inizialmente identificato dalle autorità come l’autore della strage, ma la notizia è stata poi rettificata. Ryan è stato fermato e interrogato, poi rilasciato perché non coinvolto nei fatti. Secondo la polizia ha raccontato di non aver avuto contatti con il fratello dal 2010.
LA DINAMICA. Secondo le prime ricostruzioni ufficiali, Adam Lanza ha ucciso la madre Nancy nella loro abitazione di Newtown. Poi ha caricato le armi da fuoco in regolare possesso della famiglia nell’auto della donna, guidando fino alla scuola. Le armi sono due pistole, una Glock e una Sig Sauer, e quattro fucili: uno di calibro 223, uno a ripetizione Henry, un Enfild e uno da caccia. Il ventenne è entrato nella scuola con alcune di queste e ha sparato in una sola sezione, colpendo i bambini di due classi. Poi ha rivolto un’arma contro di sè e si è ucciso. Il bilancio finale nella scuola è di 20 bambini e sei adulti uccisi.
LE VITTIME SONO 28. Nella scuola le persone morte sono 27, secondo l’ultimo bilancio ufficiale fornito dalla polizia. Venti i bambini, di età compresa tra i 5 e i 10 anni, che appartenevano a due sole classi. Diciotto sono morti nella scuola, mentre altri due in ospedale a causa delle ferite riportate. Sei gli adulti, che facevano parte del personale scolastico. La ventisettesima persona morta è l’autore del massacro, che si è sparato. Al bilancio dei morti nell’istituto si aggiunge la madre del killer, uccisa nella loro abitazione. Una donna che lavorava nella scuola è stata ferita.
LE LACRIME DI OBAMA. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto un discorso alla nazione in cui non ha trattenuto le lacrime. “Abbiamo sopportato troppe tragedie simili in questi anni e ho sempre reagito non come presidente, ma come genitore”, ha detto, commovendosi e proseguendo: “Oggi non c’è genitore che non provi un dolore come il mio. La maggioranza dei morti sono bambini tra i 5 e i 10 anni, che avevano ancora tutta la vita davanti”. Ha poi promesso che come presidente farà tutto il possibile per contribuire alle indagini, in cui è coinvolta anche l’Fbi, e per sostenere le famiglie delle vittime.
STRAGE PIU’ GRAVE IN SCUOLA USA SOLO IN VIRGINIA. Il massacro di oggi nella scuola elementare del Connecticut è la peggiore in una scuola negli Stati Uniti dopo quella del 2007 all’istituto superiore Virginia Tech. In quell’occasione uno studente sudcoreano uccise 32 persone, prima di suicidarsi. Altre ventinove persone furono ferite.
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