Caracas (Venezuela), 9 dic. (LaPresse/AP) – Torna l’incubo del cancro per il presidente venezuelano Hogo Chavez. È stato lui stesso ad annunciarlo, durante un discorso trasmesso dalla televisione nazionale. Seduto a fianco dei più stretti collaboratori ha parlato mostrando la Costituzione e baciando un crocefisso. La malattia è tornata, ha detto, nonostante due precedenti operazioni, sessioni di radioterapia e chemioterapia. Per questo, oggi tornerà a Cuba, dove nei prossimi giorni si sottoporrà a una nuova operazione. Il presidente 58enne è tornato appena venerdì dall’Avana e per la prima volta ha ammesso la gravità della sua condizione, indicando il vice Nicolas Maduro come successore in caso di complicazioni.

LA MALATTIA. Chavez, tornato venerdì da Cuba, si prepara a ripartire oggi stesso per la nuova imminente operazione. I test medici cui è stato sottoposto hanno individuato “alcune cellule maligne” nella stessa zona pelvica in cui il tumore era stato rimosso in precedenza, ha spiegato. Secondo i medici, il tipo di cancro che l’ha colpito è molto aggressivo, ma il presidente non ha mai fatto sapere con precisione di che tipo si tratti. Sarà la terza operazione in un anno e mezzo. La prima a giugno 2011, dopo che durante un intervento per un ascesso pelvico aveva scoperto le cellule tumorali. A febbraio scorso la seconda operazione nella stessa zona, poi la radioterapia e la chemioterapia. “Ci sono rischi, chi può negarlo?”, ha detto Chavez.

LA SUCCESSIONE. Ammettendo la gravità della sua situazione, Chavez ha indicato per la prima volta chi lo sostituirà in caso di complicazioni che lo facciano uscire dalla scena politica. Sarebbe il suo vice, Nicolas Maduro, a sostituirlo al potere e a portare a termine il mandato, in scadenza a gennaio. Rieletto per la quarta volta a ottobre, Chavez non ha ancora prestato nuovo giuramento. Maduro sarà anche l’erede della missione politica: “In ogni circostanza, dobbiamo garantire il proseguimento della rivoluzione bolivariana”, ha detto il presidente. Ex autista di bus e ministro degli Esteri, Maduro è un fedelissimo di Chavez, di cui è stato il principale portavoce negli ultimi anni. “Nel caso di nuove elezioni presidenziali, tutti sceglierete Nicolas Maduro come presidente. Ve lo chiedo dal mio cuore”, ha detto Chavez.

PRIMA DELL’OPERAZIONE, IL RITORNO. Chavez ha raccontato che i medici cubani gli hanno raccomandato di operarsi il prima possibile, ma di aver voluto prima tornare nel suo Paese. Ha spiegato di aver detto agli specialisti: “Voglio tornare, ho bisogno di tornare”, indicando come motivazione il quadro di Simon Bolivar appeso dietro le sue spalle. Il suo breve rientro in Venezuela sembra un chiaro messaggio alla sua stretta cerchia di collaboratori, perché Maduro sia riconosciuto come successore.

COSTITUZIONE E CROCEFISSO. Durante il suo discorso al palazzo presidenziale, Chavez ha mostrato una Costituzione e un crocefisso. Ha sventolato una piccola copia blu della Carta, parlando della propria successione in caso esca dalla scena politica e siano indette nuove elezioni. E parlando della difficile nuova lotta che lo aspetta contro la malattia, ha mostrato e baciato un piccolo crocefisso. “Spero di poter dare a tutti voi buone notizie nei prossimi giorni, ha detto alzando l’icona religiosa, e “con la grazia di Dio ne usciremo vittoriosi”.

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