Beirut (Libano), 4 nov. (LaPresse/AP) – Il celebre attore siriano Mohammed Rafeh, sostenitore del presidente Bashar Assad, è stato rapito e ucciso da attivisti armati anti-governativi. L’uomo aveva trent’anni. A darne notizia il padre Ahmad, a sua volta noto attore, il quale riferisce che la famiglia ha ricevuto oggi il corpo. “Mio figlio è stato ucciso a sangue freddo”, ha commentato il padre del giovane via telefono da Damasco, spiegando che il figlio riportava ferite da arma da fuoco alla testa, al collo e alle spalle. Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rafeh è stato rapito venerdì sera nel quartiere Barzeh della capitale, teatro dei combattimenti tra ribelli e forze governative. Il gruppo spiega che l’omicidio è stato motivato probabilmente dal fatto che l’attore era accusato di aver fornito al regime informazioni sui ribelli e i manifestanti anti-governativi.
I sostenitori pubblici di Assad sono divenuti ultimamente oggetto di attacchi da parte di una campagna contro il governo, anche via internet. Su Facebook, ad esempio, è nata una pagina dal titolo ‘La lista nera degli artisti siriani’, in cui compare una foto del giovane attore vicino a un muro con la scritta ‘Solo Assad’. “La ragione non è la differenza di opinione. Mohammed Rafeh era un comandante di un gruppo shabiha”, si legge nella didascalia della foto. La shabiha è la milizia armata siriana filo governativa. Nella stessa pagina è pubblicata anche una licenza per il porto d’armi emessa a favore dell’attore dall’agenzia di intelligence delle forze armate, che scade il primo febbraio 2013. L’autenticità della copia non è però verificabile. Non è raro tuttavia in Siria che attori e personaggi pubblici abbiano il porto d’armi, anche per autodifesa. Un video pubblicato su YouTube da attivisti anti-governativi, inoltre, mostra Rafeh dichiarare alla televisione di Stato che la Siria “è protetta da Dio, dal suo popolo e dal comando”.
Il Comando generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, fazione palestinese che sostiene Assad, ha condannato l’omicidio accusando “bande criminali in Siria”. In una nota, Hussam Arafat, membro del consiglio politico del gruppo, definisce l’uccisione come una “macchia nera di vergogna”. Nella sua carriera, Rafeh ha ricoperto ruoli in diverse serie televisive, ma è diventato famoso cinque anni fa in tutto il mondo arabo per il suo ruolo nel programma Bab al-Hara che dipinge la vita a Damasco negli anni ’30 sotto il dominio coloniale francese. In quella serie, il giovane era Ibrahim, figlio di un ricco mercante di stoffe, che combatte contro le forze francesi a difesa della Siria. L’attore non era sposato e la famiglia ha fatto sapere che il funerale si terrà domani.