Beirut (Libano), 5 ott. (LaPresse/AP) – A un giorno dall’approvazione da parte del Parlamento turco di un provvedimento che autorizza operazioni militari oltre confine, l’esercito di Ankara ha dispiegato truppe lungo la frontiera con la Siria. Intanto, le forze armate di Damasco hanno lanciato attacchi nell’area di Homs e condotto operazioni per scovare ribelli ad Aleppo.

PAURA SUL CONFINE. Nell’area di confine, come accertato da un giornalista di Associated Press, da questa mattina i soldati turchi stanno pattugliando a piedi e a bordo di veicoli armati per il trasporto di soldati. Ma la popolazione Akçakale, cittadina colpita mercoledì dai razzi siriani che hanno ucciso cinque persone, teme una escalation di violenza. Halil Deniz, che vive a Oncul, dice di temere per la propria vita. Oncul è un villaggio sulla frontiera verso cui sono fuggiti molti dei cittadini di Akçakale. “Non sappiamo se vivremo o moriremo. I bambini scappano in altri villaggi la sera e tornano indietro quando viene l’alba”, spiega Deniz. “I nostri negozianti, i nostri cittadini e i nostri bambini sono tutti molto preoccupati. Non riusciamo a dormire”, racconta invece Ahmet Sabritur, che vive ad Akçakale e chiede all’esercito turco di rispondere ai razzi siriani. “Se il nostro governo – aggiunge – non verrà vendicato, forse potrebbe essere peggio. I siriani potrebbero attaccare questa città una seconda volta”.

BOMBE SU HOMS. Intanto, non si fermano le violenze in varie aree del Paese. Questa mattina, come riferiscono gli attivisti, aerei, tank e mortai dell’esercito siriano hanno bombardato Homs. Non ci sono per ora notizie di vittime. “Attorno all’alba – spiega ad Associated Press via Skype un attivista locale noto come Abu Rami – il regime è impazzito e ha iniziato a bombardare in modo isterico. Sta cadendo una media di cinque razzi al minuto”. L’uomo sostiene che le forze governative stiano colpendo principalmente i quartieri ribelli di Vecchia Homs, dove lui si trova, Khaldiya, Qusour e Jouret el-Shayah. Inoltre, aggiunge, stanno attaccando i villaggi attorno a Homs e la città di Rastan, appena a nord. Non ci sono per ora notizie di vittime, anche perché molti dei residenti che vivono nelle aree sotto controllo dei ribelli si nascondono in rifugi.

AD ALEPPO SVENTATO ATTACCO. Le forze di sicurezza di Damasco sono attive anche ad Aleppo. Come riferisce la televisione di Stato i soldati “hanno ripulito il quartiere di Sakhour da terroristi e mercenari” e hanno sventato un possibile attentato contro l’ospedale della Mezzaluna rossa, nel quartiere di Aziziyah. L’emittente spiega che i ribelli volevano provare a far saltare in aria un’autobomba, e che ora gli esperti sono al lavoro per smantellare gli esplosivi.

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