New York (New York, Usa), 26 set. (LaPresse) – “Quello a cui assistiamo non è solo uno squilibrio ciclico. Nel caso dell’Ue è la peggiore crisi della sua storia”. E’ stato un discorso da rappresentante dell’Europa quello pronunciato dal premier italiano Mario Monti di fronte all’assemblea generale dell’Onu. Monti ha toccato numerosi temi, dai marò alla Siria, all’Iran, fino alla riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Partendo naturalmente dalla crisi dell’eurozona.
Avere “più Europa” è nell’interesse del mondo, ha detto il premier, annunciando che “l’Italia continuerà a fare la sua parte a favore di una maggiore sostenibilità di bilancio e per aumentare il potenziale di crescita”. Occorre continuare, ha aggiunto, a sostenere nell’Unione europea le misure “per rafforzare la governance e l’integrazione a livello fiscale”.
Ma Monti ha parlato anche della situazione del Mediterraneo: “L’instabilità nel Mediterraneo – ha sottolineato – ha impatto anche sulla nostra sicurezza. Conflitti e tensioni sociali provocano ondate di persone che si riversano anche nei nostri Paesi e il terrorismo trova nuove strade per raggiungere l’Europa. L’immigrazione spesso sfocia in tragedie in mare che non possiamo più accettare”.
Perciò, ha continuato, “non possiamo lasciare che la situazione si deteriori ulteriormente e l’Italia darà il suo contributo per evitarlo”. Per questo motivo “l’Italia sostiene pienamente la missione del nuovo rappresentante speciale per la Siria e chiede che il consiglio di sicurezza superi lo stallo che sta attraversando”. Uno stallo, ha sottolineato, che “la storia giudicherà”. Allo stesso tempo “l’Italia sostiene l’Aiea e chiediamo all’Iran di rispettare tutte le risoluzioni” delle Nazioni unite sul nucleare.
In questo contesto, “nonostante la congiuntura finanziaria attuale l’Italia continua a dare il suo contributo nelle missioni di peace keeping. Le nostre risorse resteranno impegnate – ha assicurato il premier – in scenari di conflitto, in particolare in Afghanistan e Libano. Si tratta di un peso finanziario che per noi rappresenta un investimento”. “L’intolleranza – ha continuato – essere isolata. Diritti dignità e opportunità devono essere offerti a ogni membro delle nostre società, soprattutto alle minoranze e alle donne”.
Monti ha parlato anche della riforma dell’Onu: “L’Italia darà un contributo agli sforzi di rivitalizzare questa assemblea migliorandone il ruolo e l’efficienza. Oggi più che mai il mondo ha bisogno delle Nazioni unite e la riforma del Consiglio di sicurezza è l’elemento chiave”. Per il premier italiano occorre “una riforma equa del Consiglio” ispirata alla logica del “trasferimento dei poteri alle regioni”.
Monti ha voluto dedicare un passaggio del suo intervento, seppure in modo indiretto, anche alla vicenda dei marò italiani detenuti in India: “La pirateria – ha detto – rappresenta problema per il suo impatto sull’economia globale e per la sicurezza delle persone. Si può intervenire efficacemente sul problema solo se tutti gli Stati cooperano efficaciemente”.
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