Bruxelles (Belgio), 19 set. (LaPresse/AP) – Agricoltori e attivisti del movimento Slow Food e di gruppi ambientalisti da tutta l’Europa hanno manifestato a Bruxelles per la Good Food March, una marcia organizzata per chiedere una Politica agricola comune (Pac) sostenibile ed equa. Rappresentanti di Slow Food hanno anche presentato al Parlamento europeo le istanze della società civile per la Pac. Tra gli attivisti arrivati in Belgio, alcuni hanno marciato per diverse settimane in un gesto dimostrativo. L’obiettivo della manifestazione è chiedere che la politica agricola dell’Ue venga ‘modificata radicalmente’, quando la nuova Pac, che copre un periodo di 7 anni, entrerà in vigore nel 2013.

Alcune centinaia di manifestanti hanno organizzato un brunch davanti alla sede del Parlamento europeo. Sostengono che nei 27 Paesi dell’Ue l’agricoltura sia orientata troppo verso le grandi aziende, a scapito delle fattorie a gestione familiare. I partecipanti alla protesta portavano striscioni con le scritte ‘La dimensione conta’ e ‘No a grandi porcili’. “Come i cittadini europei possono continuare ad accettare questa agricoltura?”, si è domandato José Bové, noto ambientalista francese e deputato al Parlamento europeo per la lista Europe Écologie. “Vogliamo condizioni giuste per gli agricoltori, una campagna più verde e la fine delle politiche che danneggiano i poveri nei Paesi in via di sviluppo”, ha affermato Stanka Becheva del gruppo Friends of the Eaerth.

Le multinazionali agricole, dicono, stanno mettendo a rischio l’ambiente con prodotti chimici e organismi geneticamente modificati, aumentando anche i prezzi del cibo. “Giriamo in tondo e nessuno si assume la responsabilità della situazione attuale e della miseria in cui si trova l’agricoltura mondiale”, ha detto Erwin Schopges, segretario dell’Associazione dei produttori di latte belgi.

La Commissione europea ha fatto proposte destinate a promuovere l’occupazione e la crescita nelle zone rurali e assicurarsi che gli oltre 16 milioni di agricoltori dell’Ue possano continuare ad avere un ruolo centrale nel settore, ma i dimostranti chiedono che la Commissione prenda le distanze dall’agricoltura industriale.

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