Chengdu (Cina), 18 set. (LaPresse/AP) – È terminato dopo neanche due giorni il processo all’ex capo della polizia di Chongqing, Wang Lijun, al centro dello scandalo politico che ha interrotto la carriera politica del noto funzionario cinese Bo Xilai. Ieri si era tenuta un’udienza a porte chiuse, non prevista dall’iniziale programma del procedimento. L’ex poliziotto è accusato di defezione, abuso di potere e altri reati.
Il 52enne Wang aveva in passato lanciato una campagna contro la criminalità organizzata a Chongqing insieme a Bo, l’allora segretario del Partito comunista cinese nella città. A febbraio scorso era fuggito nel consolato degli Stati Uniti a Chengdu, riferendo che la moglie di Bo, Gu Kailai, era coinvolta nell’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood. Ad agosto la donna è stata condannata a morte con la sospensione della pena. Nel corso dell’udienza di ieri sono state valutate le accuse relative alla fuga di Wang nel consolato Usa e si è parlato di segreti di Stato.
Oggi la polizia ha circondato il tribunale e ha bloccato il traffico nella zona. Gli agenti hanno portato via una coppia e un uomo anziano che volevano parlare con giornalisti stranieri. I reporter, ai quali non è stato permesso di avvicinarsi alla sede della corte, sono stati ripresi con una videocamera da un uomo in borghese. Le accuse formulate nei confronti del 52enne prevedono una pena massima di 10 anni in carcere, ma la condanna potrebbe essere anche più aspra se le violazioni commesse da Wang saranno considerate come ‘gravi’.
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