Kabul (Afghanistan), 16 set. (LaPresse/AP) – Almeno un agente di polizia afghana ha rivolto la sua pistola contro i soldati Isaf ad un checkpoint nel sud dell’Afghanistan prima dell’alba, uccidendo quattro militari della coalizione internazionale. Lo riferisce la Nato. L’aggressore è poi scappato. Si tratta del secondo episodio in poche ore. Anche ieri un membro della polizia locale afghana ha sparato contro le forze della Nato uccidendo due militari britannici.

Ci sono sicuramente due feriti, ma non è chiaro quali siano le loro condizioni. I dettagli sulla sparatoria emergono a rilento perché è avvenuta in una zona remota del Paese e la Nato ha fatto sapere che sta indagando. L’aggressore è ancora libero e non è chiaro se abbia agito da solo. “L’attacco è avvenuto in prossimità di un avamposto nel sud dell’Afghanistan, ritengo che si tratti di un checkpoint”, ha spiegato un portavoce delle forze internazionali in Afghanistan, Jamie Graybeal.

I soldati della coalizione lavorano spesso insieme alla polizia afghana per presidiare i checkpoint nell’ambito degli sforzi per addestrare le forze locali in vista di un passaggio di consegne. L’obiettivo è di attuare il passaggio agli afghani di tutte le responsabilità sulla sicurezza entro la fine del 2014.

Nazionalità e identità delle vittime non sono state rese note in attesa di contattare le famiglie. Con questo attacco salgono a 51 i soldati delle forze Isaf uccisi quest’anno per mano di militari o poliziotti afghani o di insorti che indossavano uniformi afghane. Almeno 12 di queste aggressioni sono avvenute solo ad agosto, provocando la morte di 15 soldati.

In un episodio separato, ieri un gruppo di talebani aveva attaccato la base aerea britannica di Camp Bastion, quella dove è di stanza il principe Harry, uccidendo due Marines americani. In quel caso i talebani hanno fatto sapere che si trattava di una vendetta contro il film su Maometto e che la scelta dell’obiettivo era legata alla presenza di Harry. Camp Bastion si trova nella provincia di Helmand, nel sud del Paese.

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