Chicago (Illinois, Usa), 15 set. (LaPresse/AP) – Sostenuti dal reverendo Jesse Jackson, migliaia di insegnanti delle scuole pubbliche di Chicago sono tornati in piazza mentre dirigenti scolastici e sindacati stanno cercando di definire un accordo preliminare per mettere fine allo sciopero che dura ormai da una settimana. Le trattative, che si spera possano concludersi a breve, sono ora concentrate su due punti critici, ossi la sicurezza del lavoro e l’opposizione dei sindacati a un nuovo processo di valutazione dei docenti. Ma questi ultimi hanno anche espresso preoccupazione sulle condizioni di insegnamento, sulla mancanza di libri di testo e sulle grandi dimensioni delle classi. Come promesso dai leader sindacali, lo sciopero non finirà fino a quando l’accordo non sarà scritto.

I colloqui di oggi si stanno tenendo negli uffici di Robert Bloch, legale del sindacato, che parlando con il Chicago Sun-Times ha spiegato come sia ancora molto il lavoro da fare, anche se le parti hanno trovato un’intesa sulle questioni principali. I sindacati sperano di riuscire a presentare il testo dell’accordo all’Assemblea dei delegati per domani, in modo che, se sarà approvato, gli studenti possano tornare a scuola lunedì. Gli iscritti al sindacato del Wisconsin, del Minnesota e di altri luoghi hanno tenuto oggi cortei in solidarietà con gli insegnanti di Chicago e tutti hanno ribadito come la lotta dell’Illinois sia importante a livello sindacale per tutto il Paese.

“La lotta non è finita”, ha dichiarato alla folla Jesse Jackson, ricordando che la strada per garantire a tutti i residenti di Chicago un eguale accesso a scuole di qualità è ancora lunga. “La nostra missione – ha proseguito – è molto chiara: combattiamo per una educazione pubblica equa e di alta qualità per tutti. Quando le scuole riapriranno ce ne saranno ancora 160 senza una biblioteca pubblica. Quando le scuole riapriranno, ce ne saranno ancora senza libri. Oggi ci battiamo affinché le scuole di South e West Side assomiglino a quelle di North Side”.

La protesta, la prima di questo tipo che vede coinvolti gli insegnanti di Chicago negli ultimi 25 anni, ha portato per ora alla cancellazione di una settimana di lezioni per oltre 350mila studenti delle scuole pubbliche appena tornati dalle vacanze estive. L’ultimo sciopero di queste dimensioni risale al 1987, quando la protesta durò 19 giorni.

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